Un lavoro copioso, una fatica monumentale frutto di anni e anni di passione, ricerche e sacrifici, che purtroppo rischia di venire dimenticata. Sto parlando delle opere del compianto Luigi Cascioli e di quelle di David Donnini, Giancarlo Tranfo ed Emilio Salsi.
Il peccato originale di questi autori , purtroppo, è quello di non essere degli storici professionisti, cosicché i loro stupefacenti risultati verranno sempre guardati con sospetto dalla casta ufficiale, da coloro che detengono il monopolio della cultura. Fino a quando non arriverà un novello Renzo De Felice che s’accorgerà delle loro ricerche e darà ad esse quel crisma d’ufficialità che oggi manca.
In quel momento, ma solo in quel momento, si scatenerà la storiografia ufficiale cristiana con tutti i suoi rappresentanti prezzolati. Essi caricheranno di bombe atomiche i propri cannoni e faranno di tutto per distruggere l’incauto eretico. Personalmente, non vedo l’ora che quel momento finalmente arrivi e duemila anni di bugie e d’imposture vengano denunciate al grande pubblico con la eco che si meritano. Che se ne parli, insomma.
Per adesso, vorrei solo raccomandare ai pochi amici che seguono questo mio microscopico blog, di fare qualche volta un salto nei siti degli autori citati in principio (due di essi sono indicati per nome e cognome nel blog roll a lato, mentre il sito di Giancarlo Tranfo è titolato Yeshua e, quello di Emilio Salsi, Vangeli e storia) e di tenere viva, per quanto possibile, tra i loro conoscenti e nel cerchio delle loro amicizie, questa storia alternativa all’ufficiale, per la quale Cascioli, Donnini, Salsi e Tranfo hanno speso tutta o gran parte delle loro vite. Col solo difetto loro imputabile, d’averci messo troppa passione e di essere qualche volta trascesi da delle ipotesi certamente plausibili a conclusioni che tali, purtroppo, non possono ancora essere, in mancanza di riscontri archeologici, bibliografici o filologici.
“Sapendo che Erode il grande era ossesionato dalle persone con sangue asmoneo, tutti i familiari di Ezechia l’asmoneo, dovettero fuggire o nascondersi e tra questi sicuramente anche suo figlio Giuda, successivamente chiamato il Galileo per le sue battaglie in Galilea. –
Quando nel 22 a. c. Augusto amplia il regno di Erode annettendovi le regioni di Traconitide, Auranitide e Batanea, a cui due anni dopo , aggiunse la Gaulanitide. (Elvira Migliario in Giuseppe Flavio Autobiografia pag.53)
Dalle opere di Giuseppe Flavio sappiamo che Giuda il Galileo ha avuto sicuramente cinque figli maschi, ebbene l’evangelista Matteo 1,18 prende lo spunto come data e avvenimenti per la nascita del suo Gesù Messia , dalla nascita del figlio primogenito di Giuda il Galileo, cioè Giovanni. E sarà caratterizzata successivamente dalla fuga in Egitto, come descritto in Matteo 2,13 per paura di Re Erode il Grande.
Anche il Protovangelo di Giacomo facendo un po’ di confusione ci dice indirettamente che Erode cercava Giovanni il figlio di Giuda il Galileo per ammazzarlo e non Gesù il Nazareno.
Invece l’evangelista Luca costruisce la sua straordinaria nascita del Suo Gesù Messia, riferita alla nascita dell’ultimo figlio maschio di Giuda il Galileo cioè Giuseppe, falsificato successivamente come ho dimostrato in altra parte, in Menahem; in data 6 d.c. al tempo del censimento di Quirinio. (Luca 2,1 e seguenti)
Osservando i Vangeli di Mc 6,3 , Mt 13,55. Non è egli forse il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?)
Ecco spiegato le diversità del tempo della nascita, e dei luoghi dei due Vangeli canonici, del mitologico Gesù Nazareno.” [*]
[*] Da Wikipedia: “C’è una traccia in Giuseppe Flavio di un personaggio chiamato “Giovanni di Gamala”, precisamente nell’ottavo capitolo del VII libro della “Guerra giudaica”, dal par. 252 al par. 274 (questa traccia è stata scoperta dallo studioso Emilio Salsi, che ne parla in modo approfondito e dettagliato nel proprio libro “Giovanni il Nazireo”)”.
Ogni tanto fa bene ricordarci quanti ” cristicoli ed esperti studiosi in merito ” che hanno preferito fuggire a gambe levate o a pecorina ?
” Il Giovanni di Gamala ” era stato ” inventato da Bulgakov ne ” Il Maestro e Margherita ” :-), :-), 🙂 !
E fu informato che il padre di Bulgakov era professore di Storia e Critica delle religioni occidentali ! :-), :-), 🙂 !
Abbracci
P.S.: Comunque gli studiosi cristicoli o son finiti o preferiscono guadagnare con le
” pecore “.
Di nuovo.
Magari, Kefos.
Ci sono ancora, solo che si muovono con più abilità, perché sanno che il pubblico è cambiato. Come tutti i carnivori, si adattano rapidamente alle nuove strategie delle loro prede.
Un abbraccio.
Ho un piccolo grande vanto da rivelare sugli scritti di Cascioli.
Nel suo “La morte di Cristo” il buon vecchio Luigi ha utilizzato come apertura del libro una mia frase che gli inviai tramite mail e che è riportata sul mio blog:
<>
Ne fui commosso quando il libro giunse a casa mia. Luigi era una splendida persona, disponibile e ospitale, amante della ricerca.
Devo però ammettere che sulla “forma” degli scritti, le idee sono state esposte in maniera più chiara e definita dal capolavoro di Tranfo “La croce di spine”. Uno scritto fondamentale.
Sulla parte prettamente storica il lavoro di Salsi, invece, non ha eguali. Il confronto tra letteratura storica e letteratura “sacra” dimostra chiaramente i diversi intenti falsificatori della vicenda cristiana.
Non so perchè non è venuta, ma la frase era questa:
In principio era la menzogna, e la menzogna era dio. Poi venne l’uomo e disse: “Sia l’ateismo!” e luce fu.
@–>Dei
E’ una gran bella soddisfazione.
Giovanni Cascioli ha avuto l’immane merito di aver intuito quella che quasi sicuramente è una verità storica. Tuttavia, s’è lasciato prendere un po’ la mano, attribuendo alle proprie ipotesi valore di certezza.
Questo, comunque, nulla toglie all’originalità e alla validità del suo lavoro, che costituirà senz’altro un fondamento per futuri studi, quando l’argomento potrà essere trattato senza le pretstuose interferenze di chi ora non vuole assolutamente che sia trattato.
L’importante, adesso, è che se ne parli il più possibile, in maniera da insinuare almeno qualche dubbio in chi crede solo per ignoranza e disinformazione e non per stupidità.
Un abbraccio.
http://nwo-truthresearch.blogspot.it/
Leggi anche sui Gesuiti.
Ti piace ?
Ciao
Grazie Kefos.
Veramente ottima segnalazione. Ho letto con interesse tutti gli articoli, le recensioni e i riferimenti.
Un abbraccio.
io credo solo ai miei commilitoni graccus minchius e marcus pisellonius.
always look to the bright side of life!
Grandissimi Monty Python!
Non riesco assolutamente a reperire il dvd di Brian di Nazareth.
L’avevo ordinato, ma mi hanno risposto che al momento è indisponibile.
Sarei lieto di conoscere il nome del redattore di questo blog e ringraziarlo per l’apprezzamento dimostrato nei confronti di noi che facciamo ricerca sul Cristo storico.
Emilio Salsi
Onoratissimo.
Il mio nome e cognome Le arriverà con una mail, per ovvi motivi di privacy.
La ringrazio ancora.
Spero vorrà intervenire quando ci sarà l’occasione di discutere degli argomenti a cui ha dedicato tanto impegno e tanta fatica.
Arrivederci a presto.
Nel rispetto degli studi approfonditi da coloro che ci hanno preceduto molto tempo fa, il primo a identificare Giovanni di Gàmala in “Gesù” (notate le virgolette) è stato il biblista francese Daniel Massè che nel 1926 pubblicò le sue risultanze nel libro “Il Mistero di Gesù Cristo”.
Nel testo pubblicato Massè identifica nel capo del movimento rivoluzionario giudaico degli Zeloti, Giuda il Galileo, il padre di “Gesù Cristo”, il cui vero nome era Giovanni figlio di Giuda, quindi il “discepolo che Gesù amava” era sulla croce, non sotto la croce.
Pur avendo colto nel segno, tuttavia, il biblista francese non riuscì a dimostrare le sue considerazioni con prove che, inevitabilmente, avrebbero dovuto dimostrare l’inesistenza dei parenti e successori di Cristo individuati dalla Chiesa come i primi tre vescovi di Gerusalemme: il fratello Giacomo Giusto, il fratellastro Simone e il nipote Giuda Giusto, figlio di Giacomo.
Potrà sembrare impossibile ma l’archeologia è in grado di accertare che non sono esistiti. Inoltre, Massè avrebbe dovuto accertare anche l’inesistenza degli apostoli poiché identifica alcuni di loro come i fratelli di Cristo … fatto oggi possibile.
Per sapere come, basta studiare le analisi III e IV riportate nel sito “Vangeli e Storia”: cliccare in rete e verificare.
Emilio Salsi
@–>Emilio Salsi
Da studioso (se posso darti del tu), cosa ne pensi di questo:
La tavola del Mar morto?
Non ti pare un documento straordinario?
Hannibal,
la scritta da te citata non dimostra nulla sulle credenze escatologiche degli Ebrei prima di Gesù Cristo (risurrezione: ma credo tu ne sei informato). Sotto il profilo storico conferma la storia di Giuseppe Flavio concernente la presa del potere in Giudea da parte di Simone, l’ex schiavo di Erode il Grande.
Tutti i tentativi dei Giudei di imporsi come Re contro il volere di Roma furono sventati dalle legioni romane del Legato di Siria, figlio del Proconsole Quintilio Varo.
Ciao.
Emilio
Non condividi perciò le affermazioni del prof. Israel Knohl ?
Ciao Emilio sono Fabio, già ci conosciamo, gestisco il blog http://logga.me/deicida2/ . Mi chiedevo cosa ne pensavi dell’interpretazione che Tranfo ha dato ai versi di Guerra Giudaica, capitolo 8, libro VII, (paragrafi dal 252 al 274) sulla possibile identità di tal Giovanni del par. 263 con Giovanni di Gamala.
Salve a te Fabio,
finalmente ci sentiamo nuovamente e, manco a dirlo, sei sempre in prima linea a combattere l’oscurantismo religioso.
E’ da molto tempo che non mi sento più con l’amico Giancarlo e, se non ha cambiato opinione, le sue conclusioni sul “Giovanni” richiamato nel lontano ricordo da Giuseppe Flavio erano uguali alle mie … anche perché quello studio glielo inviai personalmente con un dattiloscritto assieme ad altri. Analisi che fece sua come le altre esclusivamente storiche e che ha riportato nel suo libro, ad iniziare dal falso Sinedrio di Gamaliele o quella relativa alla manomissione della carestia in “Atti”, “Historia Ecclesiastica” e “Antichità Giudaiche” di Giuseppe F.
Tengo a precisare che gli esegeti del Vaticano non temono, almeno oggi, Giovanni di Gàmala ben sapendo che la dimostrazione della sua esistenza è complessa, ma ineccepibile.
La prima sfida che vogliono evitare ad ogni costo è quella inerente la Storia del Cristianesimo, pertanto si sono passati la parola: nessuno di loro deve accettare il confronto con me perché sanno che li metterei con le spalle al muro … come avvenuto col Preside della Facoltà Laurenziana di Teologia, Gianluigi Pasquale.
Hanno preso visione delle analisi pubblicate sul sito web “Vangeli e Storia” ma, dopo cinque anni non sono ancora in grado di confutare la storia e l’archeologia, dirompenti l’esistenza degli eroi mitologici cristiani: Gesù, apostoli, Madonna, san Giuseppe, Vescovi successori, Padri, martiri e quant’altro le penne degli scribi di Dio hanno inventato per “dimostrare” le loro esistenze.
Sono ormai trascorsi 11 anni di studi a tempo pieno durante i quali ho attinto esclusivamente alle fonti dirette extra cristiane e ai Codici della patrologia: la comparazione dei dati fa crollare la secolare “tradizione cristiana” come un castello di carte.
Mi auguro che qualche credente legga queste righe e raccolga l’invito affinché solleciti il suo sacerdote spirituale a dibattere apertamente con me in difesa delle verità della Fede in Cristo.
Un saluto a tutti i lettori.
Emilio Salsi
Ciao Emilio, il tuo libro su Giovanni il Nazireo è un vero e proprio capolavoro. Per caso hai altro materiale per una nuova pubblicazione, o consideri la vicenda storica cristiana risolta in maniera pressochè definitiva?
Penso che qui in Italia sarà difficile che qualche ecclesiastico si rovini la reputazione confrontandosi con te sulla storia del cristianesimo primitivo, nonchè sull’identità di Cristo. Sanno bene di esser con le spalle al muro.
Buongiorno,
sono David Donnini. Personalmente non gradisco essere considerato in gruppo con altri autori come Luigi Cascioli, Giancarlo Tranfo ed Emilio Salsi, nella ricerca storiografica sul Cristianesimo primitivo.
Le ragioni di ciò sono le seguenti:
1 – il sottoscritto è un credente (a modo suo) in opposizione totale al pensiero ATEO e materialista. Scopo della ricerca è la messa a punto delle basi culturali necessarie per sviluppare una Spiritualità svincolata dal dottrinalismo e considerata come la più alta espressione dell’esistenza umana.
2 – il sottoscritto parte da motivazioni diverse da quelle dei succitati autori e non intende screditare il messaggio cristiano, ma recuperarne il valore mitologico e simbolico, in senso esoterico e in connessione con altri messaggi religiosi appartenenti ad altre aree.
3 – il sottoscritto non è solito avere certezze nelle sue affermazioni e conclusioni, il metodo seguito è quello della presentazione del “ventaglio di ipotesi”, ovverosia: diverse soluzioni possono essere proposte, con gradi diversi di verosimiglianza. Le circostanze non consentono oggettivamente di ricostruire la verità storica.
4 – il sottoscritto non ritiene molto verosimile che Gesù fosse una singola persona ma, piuttosto, una sintesi di due diversi personaggi storici, uno di dignità politico regale e l’altro di dignità sacerdotale (anche questa un’ipotesi).
5 – il sottoscritto, che ha conosciuto personalmente Luigi Cascioli nel corso di un incontro culturale, ritiene che la denuncia nei confronti di un sacerdote ed altre espressioni di forte ostilità nei confronti della Chiesa siano atteggiamenti errati e decisamente controproducenti ai fini di una chiarificazione del processo di nascita e sviluppo del pensiero cristiano.
Per i punti sopra descritti il sottoscritto desidera essere dissociato dai tre autori citati.
Ringrazio e saluto cordialmente.
David Donnini
Prendo atto del suo commento e lo rendo doverosamente accessibile a tutti.