Avevo undici anni e ascoltavo Supersonic su Radiodue, di notte, tenendo la radiolina a transistor sotto le coperte, con l’auricolare, perché mia madre non mi scoprisse.
Spesso mi addormentavo con la radio ancora accesa. Pollution era il pezzo che preferivo. Non la risento da allora.
Pollution |
La portata di un condotto
è il volume liquido
che passa in una sua sezione
nell’unità di tempo:
e si ottiene moltiplicando
la sezione perpendicolare
per la velocità che avrai del liquido.
A regime permanente
la portata è costante
attraverso una sezione del condotto.
Atomi dell’idrogeno
campi elettrici ioni-isofoto
radio litio-atomico
gas magnetico.
Ti sei mai chiesto quale funzione hai?
A dir poco fantastica !!
In merito al tuo commento sul blog “grassaebella” ti converrebbe leggere bene e capire il senso di quello che leggi prima di scrivere cose senza alcun senso.
Sarah
@–>A Sarah69
Questo è ciò che ho letto entrando nel tuo sito:
“Questo è un blog a carattere erotico, se sei minorenne o se pensi che la tua moralità possa essere offesa dai contenuti tematici ivi postati ti invitiamo ad uscire.Questo blog non è a scopo di lucro, è creato per diletto ed in modo amatoriale.”
Le considerazione espresse conseguono al testo letto.
Absit iniuria verbo.
@–> Manuel57
Sono felice che apprezzi. Ciao 🙂
Vedi che forte Battiato in pollution?
Prima invade, quasi aggredisce con una serie di “paroloni” e “discorsoni” che fanno girare la testa e poi ti butta lì LA domanda, che apparentemente sembra non incastrarci nulla con il contesto,
e invece è l’essenza di tutte l’essenze che annienta i grandi ragionamenti a mere mute parole, a inutili rumori sonori e interroga:
“Ti sei mai chiesto quale funzione hai?”………
Hare Krishna:)
Ciao Isvari cara. Benvenuta!
Certo che me lo sono chiesto. Purtroppo l’unica vera risposta sconcerta qualsiasi credente. Infatti è: “nessuna” .
Daaaaaaaaaaiiiiiiii!
Tutto ha una funzione, anche il frullatore o l’acaro…perchè te non dovresti averla?….:o
PS: grazie della benvenuta, spero di non farti rinnegare tale gentilezza:)))
Ciao, Isvari.
Non credo tu sia venuta a trovarmi per insultarmi e pertanto non vedo perché dovremmo litigare. Ogni discussione, anche vivace, è sempre lecita, purché si rimanga nei limiti del reciproco rispetto. :-))
Come ho detto a Redhero, alle conferme preferisco le critiche, perché mi danno modo di valutare aspetti che magari non avevo considerato; dunque, di percorrere nuove strade e aggiungere sempre qualcosa di nuovo al mio bagaglio di eterno viaggiatore. “La meta? È il viaggio stesso la meta.” come dice Fabristol.
Se togli valenza ad ogni inizio e ad ogni fine, scoprendo appunto che ciò che conta è il percorso, scoprirai che non v’è nulla di oggettivamente necessario. Neppure l’io.
Beijos pra você !
Ah, se Battiato mi avesse messo in musica le successioni e le serie, avrei dato dato analisi 1 in meno tempo!
Fisica 1, invece, lo passai al primo colpo 😉
@–>Maredidirac
Sei sempre in tempo di chiedergli di musicarti le trasformate di Lorenz, il teorema di Fermat, la formulazione differenziale della legge di Gauss, le leggi di Kirchhoff, la legge di Ampere-Maxwell …… eh, ce n’è ancora! :-)))
Io penso Battiato stesse già seguendo Gurdjeff (sui cui racconti e conoscenze di misticismo avrebbe poi scritto “L’egitto prima delle sabbie”, poichè una volta infatti non v’era deserto in Africa) e con questo testo ha anche voluto dire la sua sulla funzione delle piramidi (che NON è ne essere granai (idea durata secoli, dal rinascimento a fine 800), ne tombe (creduto tutt’oggi)).