VIVA L'ITAGLIA

itaglia

Sul "Sole 24 Ore" del 6 marzo scorso, a pagina 21 c’è un interessante articolo di Silvie Coyaud. Parla di Federica Migliardo, 33 anni, che "da laureanda, ha avuto l’idea di adattare un metodo della fisica della materia, lo scattering dei neutroni, allo studio dei meccanismi di bioprotezione del trealosio, uno zucchero che protegge le cellule dalla morte per deidratazione".  L’articolo prosegue elencando i riconoscimenti ricevuti da Federica per i suoi lavori: miglior laurea dalla Società Italiana di Fisica; miglior tesi di dottorato dall’Istituto Nazionale di Fisica della Materia; borsa di studio Curie; borsa di studio L’Oreal Italia; invito presso laboratori inglesi, francesi e tedeschi per insegnare il metodo da lei scoperto; incarico di corresponsabile in un programma quadro della Commissione europea per l’identificazione mediante nuove tecniche di composti efficaci contro la tubercolosi; premio Sapio di Venezia; Win Award di Berlino, per le donne più innovatrici d’Europa. Infine, nell’articolo si sottolinea che la Migliardo è autrice di oltre cento pubblicazioni.

L’Università di Messina, invece, ha bocciato Federica al concorso per un posto di ricercatore indetto dal Dipartimento di Fisica, in quanto "incapace di fare ricerca a livello universitario" (motivazione testuale). 

I posti disponibili sono andati ovviamente a candidati che presentavano un decimo delle pubblicazioni di Federica Migliardo e nessun riconoscimento. Nell’articolo, non si omette di ricordare come l’ateneo di Messina sia famoso per un omicidio, una gambizzazione, nonché la compravendita di cattedre e prove d’esame. 

E’ evidente che un paese come il nostro si merita solo Gabriella Carlucci, Joseph Ratzinger e Pippo Baudo.

Perciò, Federica, vai all’estero!  Non sprecare il tuo preziosissimo tempo in Italia: non ne vale proprio la pena.

24 Risposte a “VIVA L'ITAGLIA”

  1. Anch’io. Peccato che ho una specializzazione giuridica, non spendibile a livello internazionale…

    Ciao 🙂

  2. certe volte..penso che ci meritiamo quello che abbiamo,poi mi dico che non può essere tutto così..e non lo è vero?

    lois

  3. @–>Lois

    Finché non ci convinceremo che è veramente così, non c’incazzeremo a sufficienza per cambiare lo stato delle cose…

  4. ok, allora mi incazzo.

    mi chiedo però dove sia finito il dialogo, il rispetto,la voglia di conoscere…

    nel cesso è indubbio.

  5. Purtroppo le cose brutte vengono enfatizzate e le cose belle (che pure ci sono, anche se poche) non vengono valorizzate! Si dice che la classe politica assomiglia alla societa’ civile….ma io non ci voglio credere! I Paesi che hanno un regime dittatoriale hanno forse una popolazione di quel tipo?

  6. @–>Lois

    L’acqua sta arrivando alla gola di molte più persone di quello che normalmente si creda. Quando toccheremo veramente il fondo, forse troveremo la forza di ribellarci contro i soprusi …

    @–>Mary

    Ti ricordo che le dittature, in occidente, sono sempre state la conseguenza inevitabile di situazioni divenute intollerabili per le classi più deboli. Il rischio che corriamo in Italia, dato dalla sommatoria di tanti fattori d’abuso come quello descritto nel post, è proprio di scivolare verso un regime totalitario. La forma magari sarà diversa e forse non truculenta come quella che caratterizzò le dittature di Hitler, Stalin, Mussolini, Franco, Salazar e i Colonnelli greci. Ma la sostanza è probabile che risulti identica.

  7. Non avete capito: nella motivazione c’è un omissis, il testo completo recita: “incapace di fare ricerca a livello universitario ITALIANO”. Essendo in gamba, avrebbe rivelato il livello dei colleghi…

    s|a (pure pensando seriamente all’espatrio)

  8. Ma leggetelo bene questo blog ocasapiens! Scoprirete quali sono veramente questi titoli. Ci meritiamo la Migliardo, se crediamo a tutto quello che dice la stampa. Finché ci accontenteremo dell’immagine, l’Italia non avrà speranza. La Migliardo non è la Carlucci. E’ molto più arrogante.

  9. @–>anonimo 10#

    Scusa, se hai delle informazioni diverse, che noi non possediamo, precisale e … firmati. Nè io nè, credo, chi ha sinora partecipato a questo post dispone delle competenze necessarie per valutare i titoli della Migliardo.

    Qui nessuno ha la verità in tasca; se si tratta di una bufala del Sole 24 Ore, dovresti essere così gentile da spiegacene il perché. Grazie.

  10. Abbiamo gia’ Mediaset e nn solo al posto dell’olio di ricino, ma io spero (mi impongo di sperare) sempre in un futuro migliore!

    AUGURI!!!!!

  11. Ciao Lector,

    non sono un fisico, ma un ricercatore sì. Come prima cosa, ho cercato il nome di Federica su http://scholar.google.com. Da lì, il suo curriculum risulta alquanto poverello. 2 pagine di paper, il più importante sembra essere stato citato solo un paio di volte, tra l’altro da un francese in una pubblicazione in francese. Quindi, non risultano citazioni di rilievo ai suoi paper. Magari mi sbaglio. Non ho trovato ancora una lista completa di sue pubblicazioni su rete. Sempre su scholar.google.it risulta che i suoi co-autori sono quasi sempre persone dello stesso dipartimento dell’Università di Messina.

    Il fatto che abbia vinto un certo numero di premi in italia non vuol dire niente. Molti dei premi citati hanno natura politica (miglior laurea, miglior dottorato, premio oreal…) e nella comunità scientifica, soprattutto nella fisica, contano davvero poco. Adesso lei ha 33 anni. Se fosse una buona ricercatrice (non dico un genio), dovrebbe avere un curriculum decente, con un buon numero di citazioni dell’ordine almeno di 30-40 per paper.

    Se qualcuno ne sa di più, sarebbe interessante avere maggiori dettagli su questa misteriosa Federica. Se me ne ricordo, appena torno in ufficio faccio una ricerca sul database di ISI.

    Io comunque mi terrei lontano da quel postaccio che è l’università di Messina. Anche tu, lector!

  12. Ciao Knulp.

    Eri forse tu al commento “anonimo” 10#?

    Sono tanti anni che non frequento più l’ambiente accademico, anche se ho mantenuto rapporti con diversi amici e compagni d’università oggi titolari d’insegnamenti e conosco molto bene i meccanismi “baronali” con cui vengono moltiplicate e attribuite alcune cattedre nel mio settore. Spero che lo stesso non avvenga in altri campi, dove l’intelligenza dovrebbe pesare più della furbizia (mi vengono i brividi se solo penso a una cattedra di “scienza delle costruzioni” assegnata per motivi “politici” e non di vera competenza).

    Nel post avevo inserito un link al sito della Migliardo, ma è difficile per un profano valutare quanto ivi riportato, con cognizione di causa. Certo è che, se si trovano giornalisti sedicenti “scientifici”, disposti ad avvalorare su un giornale “autorevole” come il Sole, un articolo “diffamatorio” come quello citato, siamo messi proprio bene!

    Attendo tue nuove. Ciao 🙂

  13. No, non ero io l’anonimo! però il suo commento mi ha incuriosito, e mi ha insospettito la dichiarazione di 100 pubblicazioni. O sono 100 pubblicazioni “fuffa”, oppure non è umanamente possibile scrivere 100 pubblicazioni serie in 8-9 anni.

    Comunque, google scholar non è certo autorevole nè pienamente attendibile, mentre il database ISI è il punto di riferimento internazionale. Però, posso accedere al database ISI solo dal PC dell’ufficio, e quindi dovrò attendere mercoledì per darti ulteriori dati.

    Buona pasqua!

  14. In Italia la ricerca è comunque ostracizzata. Punto.

    Anche ottenuta una cattedra e quindi un posto di lavoro, da qui a fare ricerca servono finanziamenti che non ci sono. Ecco perchè non ho nessuna intenzione di rimanere in Italia un giorno solo dopo la laurea. Il che mi consentirà di evitare l’orrida visione di Berlusconi presidente della repubblica.

    Kendros !

  15. Ciao lector, rieccomi, brevemente (scusa ma non ho tanto tempo). Su ISI appaiono 5-6 pubblicazioni con un numero di citazioni tra 5 e 7 (ok), una pubblicazione con dei francesi con 22 citazioni (buono), un numero totale di pubblicazioni che supera 50 (circa). Non sono sicuro di aver fatto la ricerca per bene, ci sono alcune Migliardo F che non so se si riferiscono alla stessa persona.

    Poi ho trovato questo post:

    http://mauriziomorabito.wordpress.com/2008/03/11/federica-migliardo-e-la-tempesta-sulloca/

    l’unico commento al post sembra essere scritto da uno che conosce la situazione dall’interno. Sembra che Federica sia figlia-di. Comunque, la vicenda è molto ma molto strana, sospendo ogni giudizio sulla qualità di Federica come ricercatrice: non mi sento di dire che è un genio incompreso, ma neanche che sia una raccomandata. il caso sembra essere molto più complesso di come la butta giù la giornalista. Insomma, boh.

  16. Ciao Knulp e grazie. Dopo aver visionato le tue segnalazioni, pure io preferisco astenermi da qualsiasi posizione a riguardo.

    Vista l’ampia disquisizione presente in un commento sul blog di maurizio morabito , rimando a quella sede chiunque sia interessato alla vicenda.

  17. Ciao Sottolanevepane. Mi sa che purtroppo è proprio il contrario. Prova a linkare sul sito di Maurizio Morabito e vedrai. 😀

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