TEOLOGIA MORALE CATTOLICA

liturgia

Quanti grammi di cibo si possono assumere nel giorno del digiuno?

Quanta carne è lecito mangiare in Quaresima senza commettere peccato mortale: 60,120 o 140 grammi?

La formula assolutoria a quale distanza è ancora efficace?

Quante pagine si possono leggere di un libro proibito senza commettere  grave peccato?

Per quanto tempo è lecito tenere in casa un libro proibito?

Nel caso che dopo il rapporto legittimo non abbia provato – senza sua colpa – quel piacere voluto da Dio, può una sposa, continuando immediatamente l’actus, procurarsi la voluptas completa mediante il tactus, da sola o con la collaborazione del marito?

E’ consentita l’interruzione della copula dopo la soddisfazione della donna, ma non ancora dell’uomo? 

E’ consentita l’interruzione del rapporto sessuale tra moglie e marito, nel caso in cui non si intervenuta la seminatio?

La sobrietà raccomandata prima dell’eucarestia è pregiudicata da una sigaretta, dal tabacco da naso o dal profumo di una torta?

E’ lecito introdurre attraverso una varco tra i denti la particola dell’ostia sacra a un malato che non è in grado di assumere cibo? O per mezzo di una sonda? O anche mediante una fistola gastrica?

Tutti questi argomenti sono assai seriamente sceverati dai moralisti cattolici e molti di loro sono anche oggetto di aspre contese.

Ora, comprendete come mai concordo pienamente con chi ci ha spiegato il perché  non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)?

24 Risposte a “TEOLOGIA MORALE CATTOLICA”

  1. …tutte queste cavolate nascono dalla chiesa mica da Cristo!

    Quindi io dico che si può essere Cristiani certo! e questo significa non avere niente a che fare con la chiesa.

    Mica c’è bisogno dell’istituzione per “praticare” e tornare da Dio!

    Questa è un altra delle trappoline che l’istituzioni pseudo-religiose o pseudo-spirituali inculcano nel devoto per rendersi un tramite indispensabile per la meta….ma grazie a Dio, non è così:)

  2. Ciao, mio raggio di luce.

    Infatti, è proprio ciò che afferma Odifreddi nel suo libro: secondo i dettami di Santa Romana Chiesa, la maggior parte di coloro che si dichiarano Cattolici, in realtà sarebbe eretica, poiché ignora più o meno consapevolmente le prescrizioni che la Chiesa stessa stabilisce e che costituiscono il fattore che determina l’appartenenza o meno ad essa.

  3. Io ho già la scomunica da parte della “mia” chiesa perchè dico le stesse cose della “mia” istituzione…..puoi immaginare come sono messa!

    Scomunica più, scomunica meno, ormai…mi fanno un baffo marcio!

    :o)

    PS grazie per il raggio di luce:)

    Haribol!

  4. non so se tu sia al corrente dell’attività svolta dall’uaar.

    io ho mandato oggi una raccomandata per sbattezzarmi.

  5. che poi mi sono sempre chiesto: ma quando si fa la comunione e si assume il corpo santo di dio, questo che fine fara’? Seguira’ il percorso normalmente seguito da qualsiasi altra cosa da noi deglutita? Fino alla… fine?

    Sono certo che ci sara’ una risposta teologica pienamente soddisfacente a riguardo per evitare a dio una fine di…

    Si dai, c’e’ c’e’…

    🙂

    o no?

    🙁

  6. … quando si fa la comunione e si assume il corpo santo di dio, questo che fine fara’ …

    Anche dio non sfugge alla legge di Lavoisier, per la quale nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. 🙂

  7. Nel film “La via lattea” di Luis Bunuel (1968) uno dei due vagabondi, quello credente, rivolge la stessa domanda a un sedicente prete. La reazione di prete e gendarme è immediata.

  8. grazie Scudiero. Siccome non conosco il film, perche’ non mi linki lo spezzone significativo? Oppure raccontamenla tu la reazione del prete, dai.

    🙂

  9. Cerca su Google “la via lattea luis bunuel” e trovi un articolo di 5 pag. di Gianfranco Massetti, che dà un’idea generale del film. (conosco il linciaggio, il lignaggio, ma il linkaggio ancora no)

    La scena si svolge in una locanda dove un curato e un brigadiere della gendarmeria discutono di religione tra caffè e cognac. Arrivano i due pellegrini e, per intercessione del prete, vengono fatti entrare e il cameriere comincia a portare loro da mangiare. “Comunque non riuscirà a convincermi che il corpo di Cristo possa essere contenuto in un pezzo di pane” riprende il gendarme, “Attento a ciò che dice – fa il prete – Il Corpo di Cristo non è CONTENUTO nel pane. Con il sacramento dell’Eucaristia l’ostia DIVIENE il Corpo di Cristo. Si tratta di transustanziazione.” “Sarà come dice lei, ma io non capisco” “L’ostia E’ il Corpo di Cristo. Le parole di Cristo vanno prese alla lettera.” “Mi dispiace, ma è una cosa che non posso proprio concepire.” “Ragione di più! Credo quia absurdum. Senza misteri non ci sarebbe religione.” A quel punto il più vecchio dei pellegrini, quello credente, si avvicina. “Signor curato, avrei una domanda. Una volta nello stomaco, che diventa il Corpo di Cristo?”. Subito interviene il brigadiere. “Che fate qui voi due? Avete i documenti? Toglietevi dai piedi alla svelta. Fuori!” I pellegrini escono mentre si sentono le voci dei due commensali. “Poveretti, non hanno avuto nemmeno un pezzo di pane! Carità, signor brigadiere!” “Non si può nello stesso tempo far rispettare la legge ed essere caritatevoli.” Poi ricominciano a discutere di argomenti di fede, e a un certo punto il prete getta il caffè in faccia al gendarme. Subito dopo arriva l’ambulanza del manicomio e il curato, che è un vero prete, ma bisognoso di cure, viene portato via.

  10. Caro red, innanzitutto qui si pone l’accento sugli escrementi, mentre io, che sono buono, porrei piuttosto l’attenzione sui nutrimenti.

    Scherzi a parte, questo è un classico problema della teologia cattolica, alla cui bibliografia rimanderei i più volenterosi…

    Faccio solamente un’osservazione.

    Io ritengo che Cristo sia nell’Eucaristia nella stessa maniera in cui io sono nel mio corpo ma anche, variando spazio e tempo, nei miei capelli ora persi, nelle unghie tagliate, nelle molecole espulse con l’urina ecc…

    Qui sta il punto: cosa vuol dire io sono…. Sicuramente è almeno una funzione che insiste in un dominio spazio-temporale… Ma credo non si debba stare solamente attaccati alle molecole (e correlati fino al cosiddetto “stato di coscienza”: non sono più io quando sono incosciente?). Questo potrebbe essere solamente l’inizio di un lungo discorso.

    Signori miei, con la transustanziazione il cattolicesimo ha provato a guardare dietro agli atomi. Magari fosse soltanto una questione riguardante quest’ultimi. Sarebbe troppo semplice.

    Saluti

  11. @ Red

    Mi accorgo solo ora che la scena descritta la puoi trovare completa su YouTube digitando “la via lattea bunuel transustanziazione”

  12. a me quello che dice Piccolo Uomo pare onesto e anche ragionevole. Ma allora che ce ne facciamo dell’eucaristia? Come si può ritenere ragionevole che qualcosa che riguardi l’anima (sempre ammesso che esista e che ne siamo provvisti) vi giunga passando per l’apparato digerente? Per me è molto più ispiratorio un pezzo di bach che un sant’honorè. Spiegami Piccolo Uomo (piccolo si fa per dire)

  13. @ red

    Premetto umilmente la mia insufficienza di tempo e di conoscenze teologiche adeguate a sostenere degnamente un dibattito approfondito qui (ieri ho speso un sacco di tempo come commentatore!), per cui resta valido il mio invito a ricercare in una bibliografia autorevole, per chi fosse veramente interessato.

    Ci tengo ad abbozzare almeno una risposta, perché mi hai interpellato.

    La Chiesa tramanda la pratica della liturgia eucaristica come mistero della fede (forse il più pregnante di sovrannaturalità), ordinatogli da Cristo stesso. Ad ogni consacrazione questo mistero è dichiarato in modo molto solenne. La Chiesa non nasconde quindi di non poter spiegare queste cose: le raccoglie così come le sono state consegnate, perché le crede vere. Al limite ci fiorisce sopra – si spera opportunamente ispirata.

    Per me se credo all’anima umana, a Dio, a Gesù come suo Figlio e alla storia della salvezza così come presentata dai Vangeli, non risulta troppo difficile credere anche alla transustanziazione, la materia pane che è la sostanza corpo di Cristo. La inserisco in un quadro d’amore che salva (la chiave del cristianesimo). Essa è un mistero nei modi (non so come e quando avvenga e parimenti come e quando svanisca) forse non negli effetti: su questo è più facile congetturare. Innanzitutto suggerisce un parallelismo tra la vita materiale e vita spirituale, che il credente considera entrambe reali. Il nutrimento materiale che diventa, temporaneamente, localmente e soprattutto eccezionalmente un nutrimento spirituale. Per chi crede, Cristo ha sconfitto tutti gli errori che l’uomo si affligge, compreso il peggiore – l’uccisione – ciò quello che porta il male peggiore di tutti – la morte. Ora quell’azione è testimoniata dalla resurrezione: Dio può cancellare gli effetti peggiori degli errori umani – la morte -, quindi anche gli errori stessi (c’è un’altro miracolo in cui Gesù dice più o meno la stessa cosa, Mc. 2, 1-12). Quell’azione, per chi lo crede, è passata attraverso il suo corpo fisico: il mezzo offerto in remissione dei peccati. Il cibo dà la vita così come Cristo dà la vita eterna. Il cibo come il miglior segno della compensazione alla limitatezza umana: l’uomo ha bisogno di esso per vivere. Dio che si fa cibo completa in qualche modo l’uomo. Questa teofagia, ovvero Dio che si offre d’esser mangiato, è secondo me molto bella. Nel pane di nuovo spezzato c’è inoltre l’aggancio con il sacrificio storico, che diventa per mezzo della ripetizione eucaristica sempre attuale e attualizzabile. E’ morto e risorto una volta sola ma ciò è tuttavia attuale. Infine il pane è dato in parti, quindi nella sua totalità il Corpo di Cristo riunisce tutta la Chiesa, nel tempo e nello spazio. Ciò richiama ancora uno dei caratteri dell’Amore così come l’uomo spesso lo avverte – indipendentemente dalle culture – i quali sono: l’unicità, l’unità, l’eternità.

    Io penso che l’essere umano non sia solo un flusso complicato fin che si vuole di energia e materia. E’ una delle “intuizioni” esistenziali di cui parlo spesso (qui avevo già citato quello che considero un indizio, ovvero quanto scritto qua). Credo in Dio e nel Gesù Cristo dei Vangeli canonici. Secondo me è più difficile sostenere queste ipotesi che la transustanziazione, che è posta a valle di essi. Io non la trovo ridicola, ma misteriosamente coerente con il resto del Vangelo.

  14. Osservazioni più che giuste che da Cristiano ho sempre fatto..quindi non posso ritenermi un cattolico ad hoc.Se poi si considera come la chiesa tratta i separati coniugali ( che magari hanno fatto sempre tutto a regola d’arte) allora lo sconcerto sale…perchè ormai dovrai tagliarti l’arto sessuale se vuoi ancora prendere l’eucarestia, oppure ricorrere alla sacra rota per poter riconiugare sesso e amore..

    Allora ti rispondo con alcune righe di un vangelo apocrifo ( quello di S.Tommaso) tradotto dal copto.

    Gesù dice :

    “Se voi digiunate cadrete in errore per vostra colpa, e se voi pregate sarete condannati, e se fate l’elemosina farete del male al vostro spirito “..

    Di certo Dio non ha il bilancino per le questione etico-morali, ma l’uomo ha una grossa lente deformante, come successe per Hubble appena fu posto nello spazio.

    Ciao

  15. A proposito di Eucarestia.

    Qualcuno di voi conosce cosa è successo a Lanciano? Sono stati compiuti studi scientifici e poi nessuno ne ha parlato più.

    Questi i dati che conosco..:

    In novembre 1970, per le istanze dell’arcivescovo di Lanciano, Monsignor Perantoni, e del ministro provinciale dei Conventuali di Abruzzo, e con l’autorizzazione di Roma, i Francescani di Lanciano decisero di sottoporre a un esame scientifico queste “reliquie” che risalivano a quasi 12 secoli. Certamente era una sfida: ma né la fede cattolica (che qui non era affatto in gioco), né una tradizione storica certa hanno nulla da temere dalla scienza, perché ciascuna rimane nel proprio campo.

    Il compito fu affidato al dott. Edoardo Linoli, capo del servizio all’ospedale d’Arezzo e professore di anatomia, di istologia, di chimica e di microscopia clinica, coadiuvato del prof. Ruggero Bertelli dell’Università di Siena. Il dott. Linoli effettuò dei prelevamenti sulle sacre reliquie, il 18 novembre 1970, poi eseguì le analisi in laboratorio. Il 4 marzo 1971, il professore presentò un resoconto dettagliato dei vari studi fatti. Ecco le conclusioni essenziali:

    1. La “carne miracolosa” è veramente carne costituita dal tessuto muscolare striato del miocardio.

    2. Il “sangue miracoloso” è vero sangue: l’analisi cromatografica lo dimostra con certezza assoluta e indiscutibile.

    3. Lo studio immunologico manifesta che la carne e il sangue sono certamente di natura umana e la prova immunoematologica permette di affermare con tutta oggettività e certezza che ambedue appartengono allo stesso gruppo sanguigno AB. Questa identità del gruppo sanguigno può indicare l’appartenenza della carne e del sangue alla medesima persona, con la possibilità tuttavia dell’appartenenza a due individui differenti del medesimo gruppo sanguigno.

    4. Le proteine contenute nel sangue sono normalmente ripartite, nella percentuale identica a quella dello schema siero-proteico del sangue fresco normale.

    5. Nessuna sezione istologica ha rivelato traccia di infiltrazioni di sali o di sostanze conservatrici utilizzate nell’antichità allo scopo di mummificazione. Certo, la conservazione di proteine e dei minerali osservati nella carne e nel sangue di Lanciano non è né impossibile né eccezionale: le analisi ripetute hanno permesso di trovare proteine nelle mummie egiziane di 4 e di 5.000 anni. Ma è opportuno sottolineare che il caso di un corpo mummificato secondo i procedimenti conosciuti, è molto differente da quello di un frammento di miocardio, lasciato allo stato naturale per secoli, esposto agli agenti fisici atmosferici e biochimici.

  16. @–>Angioliericekko

    Mi lasciano un po’ indifferente questi fenomeni miracolosi; l’unico che mi attira è quello della Sindone, perché alle sue spalle esiste un substrato storico, iconografico, filologico, affascinante …

  17. …tutte queste cavolate nascono dalla chiesa mica da Cristo!

    Isvari ha detto tutto. il resto sono solo seghe mentali che molti cattolici sono bravissimi a farsi.

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