Dirigenti:
– il presidente Paolo Garimberti 448mila euro l'anno;
– il direttore generale Mauro Masi 715mila euro l'anno;
– i sette consiglieri del Cda 98mila euro a testa;
– tra i vicedirettori Giancarlo Leone circa 470mila euro l'anno, Lorenza Lei e Antonio Marano 350mila, Gianfranco Comanducci circa 440mila euro;
– il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce 400mila euro l'anno;
– il direttore di RaiUno Mauro Mazza 300mila euro;
– il neo capo delle relazioni istituzionali Marco Simeon 190mila euro lordi;
– l'ex direttore generale Claudio Cappon circa 600mila euro senza avere incarichi di peso.
Giornalisti:
– Milena Gabanelli tra i 150mila e i 180mila euro l'anno;
– Monica Setta 200mila euro;
– Giovanni Minoli 550mila euro;
– Bruno Vespa 1,2 milioni di euro;
– Giovanni Floris 450mila euro l'anno;
– Lamberto Sposini circa 250mila euro l'anno.
Conduttori e conduttrici:
– Antonella Clerici circa 1,5 milioni di euro;
– Carlo Conti 1,3 milioni di euro l'anno;
– Piero Angela 750mila euro;
– Alberto Angela 300mila euro;
– Fabio Fazio circa 2 milioni di euro l'anno;
– Serena Dandini 700mila euro;
– Pupo 400 mila euro l'anno;
– Max Giusti circa mezzo milione di euro;
– Massimo Giletti 350mila euro l'anno;
– Alda D'Eusanio 300mila euro l'anno;
– Elisa Isoardi 180mila;
– Osvaldo Bevilacqua 250mila euro l'anno;
– Pippo Baudo 900mila euro l'anno.
Il Dalai Lama, durante un’intervista alla tv indiana CNN-IBN, ha parlato della possibilità ritirarsi a vita privata nel giro di “sei mesi”, sperando di poter tornare in Tibet. Ne ha già “accennato brevemente ai dirigenti politici” e si definisce “quasi pensionato”, dato che ormai da una decina danni le decisioni più importanti sono prese dagli esponenti movimento tibetano. Come afferma lo stesso Dalai Lama, potrebbe non esserci un suo successore, dato che “le forme di democrazia introdotte potrebbero renderlo non necessario”. O forse il quindicesimo Dalai Lama sarà una “donna”, magari “attraente”, dichiara.
Creazionisti al CNR, Margherita Hack: “Ritorno al Medioevo”
di Margherita Hack
A quando un convegno per dimostrare che il Sole e tutto il firmamento orbita attorno alla Terra, centro dell’universo? Mi auguro che il CNR lo organizzi al più presto per completare l’opera di rinnovamento iniziata alla chetichella lo scorso febbraio sul tema “Evoluzionismo. Il tramonto di un’ipotesi”.
Infatti, solo pochi giorni fa ho appreso dai giornali, con meraviglia e incredulità, di questo convegno organizzato dal vicepresidente del CNR, certo Prof. Roberto De Mattei, docente di storia del cristianesimo all’università europea di Roma. Eppure l’evento risale al 23 febbraio scorso, ma è passato sotto silenzio o quasi. Solo ora, in occasione della pubblicazione degli Atti del convegno si è diffusa l’incredibile notizia che il vice presidente del più importante ente pubblico di ricerca italiano organizza un convegno che non ha niente di scientifico, che oppone a una teoria scientifica convalidata da numerose riprove sperimentali un atto di fede basato sul nulla.
Il presidente del CNR Luciano Maiani, fisico di fama internazionale, nominato alla presidenza nel 2008 quando il suo vice occupava già l’attuale posizione, alle critiche ricevute da molti colleghi per non essersi opposto a questa iniziativa di sapore medioevale, dichiarava il suo rispetto per la libertà di espressione. Però quando si tratta di risultati scientifici la libertà d’espressione non c’entra. Se io mando una pubblicazione a una rivista scientifica affermando di aver visto col mio binocolo i marziani a passeggio su Marte, oppure di avere inventato un’astronave che si muove con la sola forza del pensiero, non me l’accettano, malgrado la libertà d’opinione.
È bufera sulla Sapienza: nuovi provvedimenti giudiziari e nuovi indagati. Ora l’attenzione degli inquirenti, oltre che sul rettore Renato Guarini, sulle sue due figlie e sul genero, si concentra su una decina di docenti impegnati nel piano di decentramento dell’ateneo più grande d’Europa.
La maxi-inchiesta del procuratore aggiunto Maria Cordova e del sostituto Angelo Antonio Racanelli su parentopoli e appalti assegnati a società controllate da prof, è a una svolta. Punta anche a far luce su criteri e procedure per la progettazione dei nuovi campus. Al reato di abuso d’ufficio si potrebbe aggiungere quello di corruzione. Su questa ipotesi lavorano gli investigatori del nucleo Tutela spesa pubblica, diretti dal colonnello Fabio Pisani. Prima di Natale, i finanzieri hanno consegnato un’informativa che ricostruisce l’iter seguito per l’appalto del parking della Sapienza, aggiudicato da una spa controllata dal professor Leonardo Di Paola e quello per il concorso da ricercatore per l’area disciplinare di Estimo, vinto da Maria Rosaria, primogenita del rettore.
Renato Guarini risulta indagato proprio per il conferimento dell’incarico di ricercatrice alle due figlie. In particolare nel mirino della Procura è finito il concorso per il settore disciplinare di Estimo, vinto da Maria Rosaria Guarini. I magistrati vogliono capire se gli esami siano stati pilotati; se ci siano state pressioni sul professor Leonardo Di Paola che, oltre a insegnare la materia scelta dalla Guarini, era presidente della commissione d’esame che l’ha "promossa". Anche Di Paola è indagato per abuso d’ufficio. Il docente di Estimo alla facoltà di Architettura risulta essere anche il presidente della Cpc, Compagnia progettazione e costruzioni, la società cui fu affidata la realizzazione di un parcheggio interrato nella città degli studi. Un’opera da 8,8 milioni di euro, appaltata dal Provveditorato alle Opere pubbliche. Gli inquirenti stanno verificando se dietro a queste assegnazioni ci sia stato uno scambio di favori. Se tale ipotesi dovesse trovare riscontro potrebbe configurarsi il reato di corruzione. Ma le indagini non sono facili.
Un altro nodo al centro degli accertamenti è l’attività di docenza che sarebbe stata svolta dalle figlie e dal genero del rettore Guarini: incarichi in contrasto con il loro inquadramento da dipendenti amministrativi della Sapienza. Secondo la documentazione acquisita dai finanzieri nell’ateneo, l’altra figlia, Paola Guarini, prima di diventare ricercatrice lavorava in una segreteria dell’università mentre la sorella Maria Rosaria aveva mansioni di bibliotecaria. Entrambe, dopo il concorso pubblico, sono ora ricercatrici presso la facoltà di Architettura. Il genero di Guarini, Luigi Stedile, risulta assunto nei ruoli tecnici della Sapienza. Ma anche lui, secondo le indagini, avrebbe svolto attività didattica in modo irregolare.
L’inchiesta è a uno snodo decisivo anche per quanto riguarda gli incarichi affidati ai dipartimenti, soprattutto quelli della facoltà di Architettura, relativi alla progettazione delle sedi decentrate della Sapienza. E sono una decina i professori che rischiano di finire sul registro degli indagati. Sulla commistione tra appalti e docenti universitari, lo scorso ottobre il deputato del Pdci, Aleandro Longhi, presentò un’interrogazione ai ministri Fabio Mussi (Università) e Antonio Di Pietro (Infrastrutture).
(08 gennaio 2008)
“E’ STATO SBAGLIATO DA PARTE DI STUDENTI E PROFESSORI ESPRIMERSI CONTRO LA VISITA, QUANDO POTEVANO INVECE ESPRIMERSI DIRETTAMENTE CONTRO IL PAPA” (Kendros)