Egitto: la soluzione per porre fine ai conflitti religiosi? “I bordelli” (FONTE UAAR)
Sayyed Abd al-Wahid, avvocato egiziano, ha avanzato una tesi molto originale. Secondo quanto riporta Swissinfo ha infatti sostenuto che “la maggior parte dei problemi confessionali cui si assiste in Egitto di recente è causato dal sesso, e non dalla religione”. Per la precisione, ritiene che “l’appartenenza confessionale, che sia cristiana o islamica, sia solo una copertura per sfogare l’istinto sessuale”. Ha pertanto annunciato che presto presenterà alle autorità del Cairo del suo paese una richiesta ben precisa: riaprire la case chiuse
Come al solito, se i credenti pensassero di più a sfogare i veri istinti animali, e meno a colpevolizzarsi nel nome di una stupida religione, molti problemi sono sicuro che si risolverebbero.
Un saluto.
Altroché! Del resto, è grazie all’invenzione di sensi di colpa verso una o più entità fantomatiche che i pretacci di tutte le religioni si sono arricchiti e continuano a proliferare. E quale strumento migliore del sesso per creare questo sentimento di colpevolezza? La genialata del cristianesimo e del suo degno compare, l’islamismo, sta tutta lì.
Cari saluti anche a te.
sarebbe la soluzione anche per noi e per la nostra economia!!!