SE NON HAI LA CARTA IGIENICA TE LA REGALA DON ALBERTO BARIN

Ciò che risulta veramente scandaloso, nel senso di vergognoso e osceno, non è che un prete pretenda delle prestazioni sessuali in cambio di favori; son cose che sappiamo tutti da sempre, anche se ci ostiniamo a non volerle vedere e continuiamo a consegnare felici e giulivi i nostri figli in parrocchia, all’oratorio, in colonia, nelle mani dei mostri. Quel che ci fa veramente sentire il polso sul grado di civiltà o, piuttosto, d’inciviltà nel quale è impantanata l’Italia, lo si capisce dal fatto che, nelle nostre prigioni, ai detenuti vengano negate le cose più essenziali, come, ad esempio, la carta igienica. Nelle carceri italiane, per l’appunto, anche per poterti pulire il culo, devi prima fartelo ripassare dal prete. Come al solito, nel Bel Paese, il male di molti fa il bene di pochi e in questo, la chiesa è indubbiamente maestra: comunque la giri, la sua carità è perennemente pelosa. Non a caso,  dove c’è povertà e dolore,  lì c’è dio o, piuttosto, il suo rappresentante in Terra sempre pronto a incularti in cambio d’un tozzo di pane rancido, magari coi vermi.

Pubblicato da hannibalector

"Nessuno è il mio nome: Nessuno mi chiamano mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni"

8 Risposte a “SE NON HAI LA CARTA IGIENICA TE LA REGALA DON ALBERTO BARIN”

  1. Ma non è vero! Sono i detenuti che provocano i poveri preti! E insomma, sempre tutti lì a chiedere un pezzo del “santo cordone”!
    La carta igienica è finit…… ah, no, la messa è finita, andate in pace.

    Il più pulito c’ha la rogna, guarda. Con tutto il rispetto per la rogna.

  2. Pensa al tuo caro Pierferdi, quanto bene gli farebbe un bel soggiorno a San Vittore sotto le grinfie dei suoi amati preti …..

  3. Che dire Lector… ottimo post; purtroppo siamo in un paese merdoso come questo, dove per sopravvivere si arriva a dare il culo a un sacerdote represso. Questa disgustosa presenza cristiana, che si insinua ovunque ci sia sofferenza e dolore,è ciò che ha permesso a questa vile religione di prosperare sino ad oggi.

  4. @–>Dei
    Ahimè, temo purtroppo che molte delle storture che saggiamo con mano ogni giorno in questo paese, siano state volute ad arte dai corvacci in tonaca per poter sempre e comunque continuare a prosperare- E’ molto interessante quell’indagine che dimostra come il grado d’influenza della religione sia inversamente propozionale al grado di civiltà d’un paese. In ogni caso, anche in questa come in tantissime altre vicende simili, si dimostra che i preti sono sempre lì pronti ad approfittare delle persone deboli (minori, portatori di handicap) e in preda alla disperazione (carcerati, prostitute, tossicodipendenti, ecc.): esse sono il vero nutrimento di questa razza d’avvoltoi.
    I link postati da Kefos sul tuo blog, ad esempio, sono allucinanti. Se credessi in Satana, non potrei non pensare, come afferma quella suora, che il papa e il Vaticano siano la sua opera migliore.
    Un abbraccio.

  5. La cosa scandalosa è che ci si limiti a ciò che l’informazione lascia passare, che molti di noi non cerchino di andare affondo alla questione ma diano per buono tutto ciò. Con questo non voglio difendere nessuno ma ci sono persone che credono fermamente nell’innocenza di questo sarcerdote ma a loro viene data meno voce in capitolo perchè, stando alla realtà dei fatti, purtoppo, fa meno audience. Un conto è esprimere la propria opinione riguardo un caso di cronaca, un altro conto è questa cattiveria gratuita. Capisco la rabbia ma, vi prego, questo è troppo, tanto più non avendo strumenti per dare un giudizio sul caso.

  6. @–>Lucia
    “ci sono persone che credono fermamente nell’innocenza di questo sarcerdote”
    Porello.
    Del resto, ci sono anche persone che credono fermamente che le camere a gas furono tutta una montatura degli Alleati per screditare Hitler. Porello.

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