PERCHE' NON POSSIAMO?

dogma

Fin dall’uscita del libro, ho accolto con interesse alcune tra le principali critiche rivolte a Odifreddi nei confronti del suo arcinoto “Perché non possiamo essere cristiani”, in particolare quelle di matrice cattolica.

Molti tra i suoi detrattori si sono rivolti al “matematico impertinente” tacciandolo principalmente d’ignoranza e superbia, per voler parlare di cose che dicono non conosca, perciò invitandolo a lasciar perdere argomenti verso i quali, sempre a detta di questi signori,  mancherebbe della richiesta competenza.

Mai visto, però, nessuno tra loro procedere a un puntuale contrappunto passo per passo al libro “de quo”, che ne ponga in luce con pari competenza gli aspetti controversi e le affermazioni che più soffrirebbero delle presunte lacune culturali addebitate all’autore.

Alcuni esempi.

A pagina 13 della prima edizione, il nostro afferma che la traduzione corretta del primo versetto del Genesi , dall’originale ebraico "Bershit barà Elohim", dovrebbe essere   “In principio gli dei creò …”, desumendone un indizio importante in favore della tesi che vuole un’origine politeista anche per la religione ebraica, senza dubbio più in linea logica con la probabile stratificazione storica nell’evoluzione del pensiero religioso di quel popolo, ma in netto contrasto con chi ne afferma  un’originale apparizione “ex nihilo”, per ispirazione dello stesso dio.

Nella successiva pagina 22, Odifreddi annota come – sempre nel Genesi – siano riportate due differenti storie della creazione, imputabili peraltro a dei diversi, Elohim da una parte e Jahvé dall’altra, “in una delle quali l’uomo arriva alla fine insieme alla donna, e nell’altra agli inizi e da solo”.

 Ancora, a pagina 39, l’autore evidenzia come l’antica religione ebraica non disdegnasse neppure i sacrifici umani, traendone preciso indizio da questo passo del Levitico:

“Quando uno sarà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono: persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore. Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte .

Mi sono limitato a  citare solo tre tra i molteplici riferimenti utilizzati da Odifreddi per sottolineare le evidenti antinomie  di cui i testi sacri dell’ebraismo e del cattolicesimo risultano disseminati.

Se tale suo utilizzo fosse reputato scorretto, eccessivo o troppo disinvolto, credo sarebbe giusto e opportuno che qualcuno si facesse vivo per dimostrare dove e come Odifreddi sbaglia.

Il perché nessuno lo faccia, limitandosi piuttosto a infamarne la persona senza il coraggio di confutarne compiutamente il lavoro, ritengo rientri perfettamente nella tradizione di Santa Romana Chiesa; la quale ci ha abituati da secoli al silenzio e all’ignoranza rispetto alle questioni più controverse,  ricorrendo  a dogmi e a verità di fede per sopperire l’evidente inconsistenza scientifica e soprattutto logica delle proprie affermazioni, culti e superstizioni.   

17 Risposte a “PERCHE' NON POSSIAMO?”

  1. =====A pagina 13 della prima edizione, il nostro afferma che la traduzione corretta del primo versetto del Genesi , dall’originale ebraico “Bershit barà Elohim”, dovrebbe essere “In principio gli dei creò …”, desumendone un indizio importante in favore della tesi che vuole un’origine politeista anche per la religione ebraica=====

    tanto per dare qualche informazione.. ci sono grandi culture monoteiste che dicono che la creazione “materiale” del mondo e’ affidata a subordinati di Dio… o “dei”.

    Quindi non so se cio’ negherebbe il monoteismo dell’ebraismo..

    Fra l’altro i politeismi piu’ famosi, quello greco e quello romano, sono in realta’ monoteismi con un Dio a capo, appunto, di tanti dei..

    dicendo comunque che in definitiva siamo sempre di fronte al solito problema… ovvero che se la religione e’ essenzialmente una pratica, e’ strano e inutile che ne parlino i non praticanti…

    anche perche’ questi ultimi potranno essere ascoltati solo da non-praticanti come loro, quindi gente che e’ gia’ fuori della “storia” anche se non legge il libro dell’antireligioso….

  2. quello che dice yasodanandana è vero, ma gutta cavat lapidem non vi, sed perseverantia.. 🙂

    buon primo maggio, con l’occasione

    meditapartenze

  3. @–>Yaso

    Sì, secondo il canone, lo nega. E’ infatti il presupposto che indusse la Chiesa allo sterminio degli eretici catari nonché alla messa al bando di tutte le correnti gnostiche.

    Ciò che il post vorrebbe sottolineare è la mancanza di contestazioni agli argomenti di Odifreddi sul piano storico-filologico-esegetico, da parte dei critici cattolici. Non ci si può limitare a gridare “Odifreddi faccia il matematico” oppure “Odifreddi non ha alcuna competenza come biblista”. Se si vuole sconfessare un testo che ha la pretesa di fondarsi su elementi appurabili, è necessario confutarne punto per punto le affermazioni. Ad esempio, se Odifreddi asserisce che da un determinato contenuto testuale è possibile desumere un’origine politeista anche per l’ebraismo – dunque un suo “progresso” cultuale, in linea con quello di altre culture che, semplicemente sul piano dei fatti, ne sconfesserebbe ampiamente la presunta derivazione ultraterrena – si dovrà dire “No, Odifreddi sbaglia, perché quel determinato passo deve essere tradotto così, oppure così; Odifreddi coniuga in maniera inesatta il verbo tal dei tali; Odifreddi ha ignorato volutamente la lettura proposta da Pinco Pallino, illustre filologo” e così via. La constatabile mancanza di dette confutazioni, per forza di cose, aggiunge ulteriore credibilità alle tesi del nostro, soprattutto nei confronti di coloro che – come me -non dispongono della competenza tecnica necessaria per verificarne puntualmente le affermazioni.

    E’ il solito malvezzo di chi vorrebbe opporre al metodo scientifico un arcaico principio d’autorità che oramai non convince più nessuno, tranne gli sprovveduti.

    @–>Medita

    Hai usato una delle citazioni latine che preferisco. Tanto per fare un po’ di “teatro”, ricordiamo che si ritrova in Lucrezio (“Stillicidi casus lapidem cavat” [1,313]), in Seneca (Naturales questiones, 4,3,4,), poi in Ovidio (Epistulae ex Ponto, 4,10,5, Ars amatoria 1,475). Tu hai usato la celebre variante in latino medievale cui allude Giordano Bruno nel suo Candelaio (3,7). E debbo proprio riconoscerti che il riferimento così puntuale a Giordano Bruno, in un simile contesto, è stato tocco da autentico maestro. Chapeau! :-))

  4. ≠≠≠≠≠dunque un suo “progresso” cultuale, in linea con quello di altre culture che, semplicemente sul piano dei fatti, ne sconfesserebbe ampiamente la presunta derivazione ultraterrena -≠≠≠≠≠≠≠

    se Dio e’ uno si manifestera’ in modo differente ogni volta, ma anche con forti similitudini…

  5. Yaso, l’evoluzionismo non è una religione, è una teoria scientifica. Come tale esso viene assunto per valido fin tanto che una nuova teoria non fornisca spiegazioni più complete o più soddisfacenti riguardo alle ipotesi ivi formulate. Quando Newton pronunciò la propria teoria gravitazionale, essa risultò ragionevolmente capace di spiegare il moto dei corpi celesti, tranne un lieve errore – se non ricordo male – rispetto a una luna di Giove. Essa continuò pertanto ad essere adoperata finché Einstein non spiegò il suddetto errore con la sua teoria della relatività (generale o ristretta, non ricordo) che sostituì, migliorandola, le precedenti ipotesi di Newton. La scienza funziona così: non ci sono “dogmi”, tutto può essere rimesso in discussione da una nuova scoperta, da nuove intuizioni. E’ il c.d. relativismo che fa tanta paura a Ratzinger, perché sgretola dalle fondamenta qualsiasi “principio d’autorità”, come quelli di “verità rivelate” sui quali pretende di fondarsi la sua “supremazia” rispetto alla scienza.

  6. ===Yaso, l’evoluzionismo non è una religione, è una teoria scientifica===

    e’ qualcosa di assolutamente non provato che pero’ si da per scontato quando si formulano ipotesi scientifiche o si tenta di offrire dimostrazioni…

    Non e’ ufficialmente un dogma.. ma il suo uso e’ dogmatico…

    ===La scienza funziona così: non ci sono “dogmi”, tutto può essere rimesso in discussione da una nuova scoperta, da nuove intuizioni.==

    e questa e’ una cosa intelligente.. se uno si basa su idee indimostrate, e’ meglio se e’ pronto a cambiarle con una certa elasticita’..

    Io ero molto piu’ “indietro”.. ovvero ho proposto un piccolo dubbio sull’evoluzionismo.. niente di che..

    ===E’ il c.d. relativismo che fa tanta paura a Ratzinger, perché sgretola dalle fondamenta qualsiasi “principio d’autorità”, come quelli di “verità rivelate” sui quali pretende di fondarsi la sua “supremazia” rispetto alla scienza.===

    mmh… il concetto e’ molto semplice…

    tutti cerchiamo verita’ assolute, anche il fatto di vivere in ricerca considerandola indiscutibilmente desiderabile e’ un assoluto. Se esiste un assoluto questo non puo’ essere generato dal relativo, dall’interagire dei rapporti umani, ma deve provenire da “rivelazioni” a noi esterne..

    Quindi va bene la critica ad un propositore di verita’ o ad un altro.. ma rimane il bisogno di ricerca di una dimensione sovrumana che non puo’ essere soddisfatto semplicemente criticando il Papa o chi per lui…

    non ci va bene il Papa? ok… si cerca altrove..

  7. Ciao Yaso. Per un bel po’ di giorni, causa lavoro, avrò veramente poco tempo da dedicare al web. Se qualche volta non riuscirò a lasciare neppure un cenno di saluto agli amici, scusami e non avertene a male. 🙂

  8. ci mancherebbe altro…

    anzi.. ti ringrazio molto per l’ospitalita’..

    fra l’altro anche io mi assentero’ per un mesetto.. vado in peru’, parto martedi prossimo…

    🙂

  9. Qualche settimana fa è intervenuto nella trasmissione Zapping un matematico per parlare del suo libro.

    Poi ha parlato anche della Chiesa ecc ecc.

    Ad un certo punto ha parlato – secondo lui – della versione ufficiale del vaticano, dicendo che il papa nel 1952 dice espressamente che la posizione del vaticano sulla Genesi, è che si debba necessariamente leggerla in chiave reale. Cioè Adamo ed Eva sono realmente esistiti ecc ecc.

    Dicendo questo, più o meno, e insistendo appunto che la posizione della Chiesa sarebbe ancorata al credenze incredibilmente arretrate ha calcato sull’assurdità che sarebbe ancora oggi perpetrata negli insegnamenti della Chiesa.

    Ora, io non sono cattolico praticante, se è per questo al momento non mi definisco nemmeno cattolico, bensì cristiano spiritista, però mi sembra doveroso quando si sente dire una cosa “non vera” e quindi non “matematica” 🙂 allora, in quel punto, occorre dirlo anche se sembra di difendere un’istituzione di cui non ci si sente parte per svariati motivi.

    Il fatto è che la posizione ufficiale vaticana non è quella detta con tanta sicurezza dal sapientone di matematico.

    Infatti vi è stato il concilio vaticano II, e durante o dopo, sono usciti il “catechismo della chiesa cattolica (1992): libro per lo più ad uso ed utilizzo dei vescovi, come indicato

    ma soprattutto “La Sacra Bibbia” Versione ufficiale Cei – 1974.

    Che è l’ultimissima e quindi ciò che vi è scritto si può di certo considerare versione ufficiale del vaticano. o no?

    Ecco cosa si dice subito nella prefazione “Genesi”

    […]

    “Il nome Genesi è greco e significa “origini”; infatti, il libro contiene in due parti il racconto delle origini dell’universo e dell’uomo, la preistoria biblica (cc. 1-11) e la storia dei patriarchi d’Israele (cc.12-50). LA PRIMA PARTE RIFERISCE IN UN LINGUAGGIO SEMPLICE E FIGURATO, ADATTO ALL’INTELLIGENZA DI UNA UMANITA’ MENO SVILUPPATA, le verità fondamentali che sono i presupposti della storia della salvezza, con criteri storici che non corrispondono a quelli moderni.”

    ecco la Chiesa UFFICIALMENTE dice il contrario di quanto affermato dal famoso sapientone matematico? o sono io che leggo al contrario?

    Aggiungiamo più o meno le stesse parole prese dall’UFFICIALE E ULTIMO “Catechismo della Chiesa Cattolica”:

    pag.46

    110 Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei allora in suo, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti della loro epoca. >.

    beh per finire torno di nuovo alla Sacra Bibbia versione cei ed.san paolo:

    Genesi

    note

    1.-1. Poiche la Sacra Scrittura NON HA LO SCOPO DI DARE INFORMAZIONI SCIENTIFICHE SULLE ORIGINI DELL’UNIVERSO E DELL’UOMO, prima in 1,1 – 2, 4a in maniera schematica, poi in 2,4-25 con un racconto più arcaico e vivace… […]

    in poche parole sia scientificamente che per la genesi (prima parte) che quindi comprende Adamo ed Eva la chiesa stessa dice ufficialmente che bisogna intendere le parole con un senso allegorico, figurato, che è l’opposto di quanto affermato dal matematico onnisapiente?

  10. Aggiungiamo più o meno le stesse parole prese dall’UFFICIALE E ULTIMO “Catechismo della Chiesa Cattolica”:

    pag.46

    110 Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei allora in suo, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti della loro epoca. >.

  11. Aggiungiamo più o meno le stesse parole prese dall’UFFICIALE E ULTIMO “Catechismo della Chiesa Cattolica”:

    pag.46

    110 Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei generi letteri allora in suo, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti della loro epoca. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa nei testi se sono storici o profetici, o poetici, o altri generi di espressione.

    sopra nel post precedente causa virgolette il testo viene in parte soppresso. Solo per ciò si è rinserito il pezzo.

  12. @–>Utente Anonimo

    Grazie pe ril tuo contributo e le tue precisazioni. Sono senz’altro d’accordo con te che il primo dovere d’un polemista è quello di essere preciso nel riportare le posizioni altrui. Anche perché l’intento non è certo quello di svolgere un’azione di apostolato e di conversione, bensì di semplice ricerca della verità. La quale a volte può essere scomoda, ma va comunque accettata.

  13. Ma nessuno si è accorto dell’ errore di odifredi?

    “Elohim” no sta come plurale, ma come segno di grandenzza, no sono italina, cercate di capire.

    No avete mai sentito i napoletani che danno del voi ai proori genitori?

    Danno del voi alla madre, ma è ovvio che la madre è una e non tante. Odifreddi se avesse studiato un pò di più la lingua ebraica, prima di scrivere il libro ci avrebbe fatto più figura, almeno criticava con cognizione di causa.

    Shalom

  14. Ti ringrazio del tuo contributo. Purtroppo non dispongo delle compotenze tecniche necessarie per poter confutare o confermare quello che dici.

    Speriamo passi per di qua qualcun altro che conosce l’ebraico e l’esegesi biblica … 🙂

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