NON SONO IO A ESSERE QUALUNQUISTA. SONO LORO A ESSERE TUTTI DEI CIALTRONI.

La telefonata shock di Nichi Vendola al pr della Famiglia Riva, Girolamo
Archinà, pubblicata integralmente da ‘ Il Fatto Quotidiano”, sta impazzando sul
web e facendo infuriare moltissimi pugliesi e non solo.

Il governatore pugliese, infatti, al telefono ride di gusto per come si è
svolto un ‘dopo conferenza’ sul caso Ilva. Alla domanda ‘scomoda’ di un
giornalista a Riva, Archinà aveva letteralmente strappato il microfono di mano
al cronista e ‘salvato’ il suo protetto dalla risposta. Il Presidente, quindi,
chiama Archinà per complimentarsi dello ‘scatto felino’ e per fargli sapere che,
con il suo capo di gabinetto, quella mossa ha provocato “quindici minuti di
risate”.

Risate che gli utenti del web hanno decisamente bollato come ‘fuori luogo’
visto che si parlava delle morti all’Ilva.

Peraltro, come lo stesso Vendola, anche Archinà è implicato nella vicenda
giudiziaria Ilva. E’ accusato di corruzione in atti giudiziari per aver versato
una tangente di diecimila euro a Lorenzo Liberti, ex consulente della procura,
incaricato di svolgere una perizia sulle emissioni nocive dello stabilimento
siderurgico e, non da meno, nel corso dell’inchiesta è anche emerso come molti
cronisti locali (e alcune testate) fossero di fatto a libro paga di Archinà.
Soldi per nascondere lo scandalo inquinamento e, soprattutto, per non fare
domande.

E, quasi in beffa a tutto ciò, arriva ieri una tragica notizia: l’aumento del
tasso di tumori a Taranto.

Tra il 2002 e il 2010, secondo una notizia battuta dall’Ansa, è stato
registrato ”un eccesso di ricoveri e mortalità fra i residenti del comune di
Taranto e dei comuni limitrofi rispetto al confronto regionale. La città di
Taranto presenta il più delle volte un rischio maggiore rispetto alla media
regionale”. Lo riporta lo studio Iesit (Indagine epidemiologica nel sito
inquinato di Taranto), presentato oggi nel capoluogo ionico, che descrive la
distribuzione delle malattie nei 29 comuni della provincia.

(Fonte: BariLive.it)

Pubblicato da hannibalector

"Nessuno è il mio nome: Nessuno mi chiamano mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni"

2 Risposte a “NON SONO IO A ESSERE QUALUNQUISTA. SONO LORO A ESSERE TUTTI DEI CIALTRONI.”

  1. Che la lingua gli fosse rimasta appiccicata agli escrementi usciti dal deretano di quel tal don, di modo che così non avesse da sparar più cazzate.

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