L'ULTIMA LEGIONE

SOTTOTITOLO: CREDEVO FOSSE UN FILM INVECE ERA UNA CHIAVICA (Galatea perdonami il plagio!)

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Pensavo che uno, che si chiama Valerio Massimo Manfredi; che è laureato in lettere classiche; che ha insegnato a Bologna, alla Loyola University di Chicago, all’Ecole Pratique des Hautes Etude della Sorbona, alla Bocconi; che attualmente insegna "Storia del territorio e della città antica"; che peraltro fa l’archeologo; pensavo che uno così,  mai e poi mai potesse mettere la propria firma (di consulente storico) a una simile boiata.

Tanto per ridere,  tra gli innumerevoli svarioni (chiamarli errori significherebbe nobilitarli) storici del film, riporto quelli rilevati da Max Barzaghi per bloopers:

1. La maggior parte delle scene sono ambientate a Roma quando in realtà era Ravenna la vera sede dell’Impero in quegli anni.

2. Su Roma. La Città Eterna trabocca di statue pagane (stile "Il signore degli anelli", ndr) quando in realtà da almeno 70 anni il Cristianesimo era religione ufficiale dell’Impero.

3. La ragazza guerriera proviene dall’India (?!)..passi pure… A parte il fatto che non si capisce come mai stia a Bisanzio, utilizza armi a dir poco singolari, degni più di una ninja che di una soldatessa del V secolo!

4. Il "colpo di stato" che depose Romolo Augostolo fu del tutto pacifico e quasi indolore. Qui invece sembra sia scoppiata una guerra civile con tanto di invasione.

5. I "Barbari" che depongono Romolo Augusto dovrebbero essere Eruli e Sciri (non Goti, che verranno in Italia qualche anno dopo). Eppoi hanno atteggiamenti ancora troppo "barbari" per l’epoca… in realtà servendo come ausiliari nelle legioni erano già molto civilizzati.

6. Le uniformi dei Romani e dei Barbari sono a dir poco anacronistiche! Tra i Romani si vedono delle loriche segmentate (non più di moda da almeno due secoli!), i Sassoni sono vestiti come ai tempi di Guglielmo il Conquistatore (di sei secoli dopo) ma i peggiori sono i Bizantini, abbigliati alle "1.000 e una notte"! 

7. Le staffe sono onnipresenti! (errore comune al 90% dei film sull’Antichità). 

8. Quando i nostri eroi sono in Britannia, uno dei cittadini afferma che le legioni di stanza in Britannia erano formate da un milione di uomini! Accipicchia! E pensare che nemmeno la popolazione complessiva dell’Inghilterra arrivava a tanto! 

9. La mappa è scritta in inglese anzichè in latino. 

10. Quando i nostri eroi attraversano le Alpi non passano per i valichi ma addirittura scalano vette! 

11. Quando, partendo dalla Francia, arrivano finalmente in Britannia si ritrovano subito sul Vallo di Adriano! Hanno circumnavigato l’isola? 

12. Il castello di Vortig è non dico medievale ma rinascimentale! Castelli di questo tipo verranno costruiti almeno 1.000 anni dopo gli eventi narrati. 

13. Premesso che la reggia era a Ravenna, ma ammettendo pure che fosse a Roma, da quando il suo inquilino (l’Imperatore) era difeso da cinque o sei soldati? E da quando il palazzo si trova accanto alle mura? 

14. La data iniziale è sbagliata: dovrebbe essere 476 d.C.

Avere il coraggio di proporre un film del genere negli anni 2000, significa credere che gli spettatori siano tutti una massa d’imbecilli.

 

6 Risposte a “L'ULTIMA LEGIONE”

  1. A ben vedere, c’è un’altra possibilità.

    Il film è stato pensato e prodotto per gli Stati Uniti, cioé principalmente per il pubblico americano, notoriamente acculturato quanto potrebbe esserlo un coyote delle praterie.

    Dunque, spiega tu ad un americano medio che, nel tardo impero, il suo centro era rappresentato da Ravenna e non da Roma e altre bazzecole insignificanti del genere! Rischierebbe di perdersi nella complessità dell’assunto 🙂

  2. Sì, è probabile. Anni fa mi è capitato di conoscere Manfredi, e mi spiegò, appunto, che stava lavorando alla sceneggiatura tratta da uno dei suoi romanzi, ma il produttore gli aveva detto esplicitamente che doveva limare e ridurre, perchè gli americani, quando sentono nominare Ercole, mica sanno di chi stai parlando. Però, insomma, dai, gli svariotti che hai contato tu mi paiono davvero un po’ troppo.

  3. No, no … quegli svariotti mica li ho notati io solo … dopo averli osservati personalmente nel film, ho letto su Blooper l’intervento di un altro spettatore deluso e l’ho trascritto pari pari nel mio blog; gli errori storici che penso d’aver visto io – in aggiunta -manco li ho riportati, perché mi richiederebbero una verifica preventiva, tanto per non dire stupidaggini… ad esempio, il fatto che nel quinto secolo il termine legione designava solo un’unità più nominale che effettiva; infatti, nonostante la riforma militare di Diocleziano che le aveva ripristinate, nei periodi successivi le legioni perdettero di nuovo importanza rispetto ai c.d. “eserciti da campo”, definiti limitanei o comitatensi a seconda della loro dislocazione. Tali eserciti da campo tendevano oramai a privilegiare la cavalleria e la fanteria leggera, per la loro maggiore mobilità rispetto alla fanteria pesante, rappresentata dal legionario di epoca classica.

    Sono convinto che Manfredi abbia avuto pochissima voce in capitolo e so pure – per esperienza diretta – che i contratti americani hanno tante di quelle clausole-capestro, che se ti rifiuti di mantenere un accordo preso “al buio”, rischi di rimetterci anche le mutande. Tuttavia, se fossi Valerio Manfredi, mi sentirei in dovere di giustificarmi un pochino di fronte a tutti coloro che lo hanno in simpatia, come il sottoscritto. In questo caso, l’excusatio sarebbe petita et grata.

  4. Hai messo il dito nella piaga: visto che è stato prodotto per gli States, che vuoi che se ne sia accorto???

    Mah, così va il business…

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