L’astio violento con il quale la Sinistra storica si rapporta a Matteo Renzi, per certi versi assai simile a quello che manifestava nei confronti di Berlusconi, non mi risulta facilmente comprensibile.
O sanno cose di lui che i comuni cittadini non conoscono e che non si possono conoscere perché infamerebbero tutto il partito, oppure la maggior parte del popolo della “Gauche” nostrana è ancora del tutto incapace di comprendere un linguaggio politico progressista, improntato sul pragmatismo, che non sia ideologicizzato.
Ciò dimostra, purtroppo, che quella della nostra Sinistra è ancora una religione, con i suoi dogmi, i suoi sacerdoti e le sue verità assolute, che costano il rogo a chiunque si azzardi a mettere in dubbio. I sistemi sono quelli soliti, predicati ancora da Lenin: “getta fango addosso al tuo nemico, qualcosa rimane sempre attaccato“. Infatti, non si confutano le proposte, i programmi, i progetti e le modalità con cui li si vogliono attuare; si preferisce colpire direttamente la persona.
Ecco, è per questo che, una Sinistra così, continua sinceramente a farmi paura.
Renzi non mi convince per niente perchè cerca di fare il piacione per accapparrarsi voti sia di destra che di sinistra, ma finisce col non essere nè carne nè pesce.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/21/sette-domande-che-nessuno-ha-fatto-a-renzi/388945/
Non lo conosco a sufficienza per giudicare la sincerità dei suoi discorsi, comunque, per quello che ho sentito, mi sembra che dica cose molto sensate e, soprattutto, non viziate da pregiudizi ideologici. Sempre con riferimento a ciò che dice, mi sembra realmente l’unico vero rappresentante di una sinistra moderna, europea, progressista, non marxista e non rea d’un passato filosovietico.
Ciò che comunque m’amareggia è il sistema con il quale viene contestato all’interno del partito: si cerca di emarginarlo e lo si demonizza, affibbiandogli l’etichetta di berlusconiano, come una volta si usava affibbiare l’epiteto di fascista a chiunque osasse contestare le politiche decise dall’establishment.
La prima che hai detto. Si chiama scandalo della piana di Castello ed è una vecchia storia.