La strage di Bologna ha chiara ed evidente matrice palestinese.
Tuttavia, per evitare un aggravarsi della situazione e assicurare i fedain che avevamo capito la lezione, dopo l’arresto in Italia del loro leader Abu Anzeh Saleh, la colpa venne addossata a Roberto Cavallini, Giusva Fioravanti e Francesca Mambro i quali, pluriassassini già colpiti da numerosi ergastoli e colpevoli riconosciuti e confessi di molteplici omicidi, non avevano più nulla da perdere a causa di questa ulteriore imputazione. La loro condanna, infine, soddisfava il sentimento popolare comune che voleva l’eccidio “sicuramente” di matrice neo-fascista, placando gli animi del paese e facendo rientrare il concreto pericolo che l’Italia diventasse un nuovo Libano.