Dichiararsi atei e mettere in dubbio l’esistenza di Allah è un reato che può scatenare una fatwa da parte di una qualunque autorità islamica con condanna a morte anche se non si è né musulmani e nemmeno cittadini di un paese in cui vige la legge coranica.
(NOGOD)
Sono quelle cose che per quanto le possa sentire non riuscirò mai a farmene una ragione.
Morire per dio. Anzi, morire per chi crede in dio e non sopporta che altri non la pensino così. Sopprimere nel sangue la diversità. E sono assalito da un grande disgusto.
Stupida umanità.
Ciao Dei.
Sta a significare che, se un fanatico musulmano per caso capita in questo blog, con relativa facilità può entrare in possesso della mia identità e magari, un giorno, mi aspetta sotto casa e mi spara un colpo alla testa, perché ho offeso qualcosa che non esiste.
E dopo qualcuno ha anche il coraggio di chiederci il perché ce l’abbiamo tanto con le religioni.
Un abbraccio.
Carissimi, non so che rispondere…
Aspetto che mi venga l’ispirazione—
Abbraccioni.
Ciao Kefos. Non importa. Fa sempre piacere sapere che sei qui con noi. Un abbraccio.