KARMA

Isvari

La nostra dolce e bellissima Isvari ci spiega il significato del termine Karma, spesso abusato anche da chi proprio non sa di cosa stia parlando:

Come vediamo ogni giorno, per esperienza personale o per averlo studiato, tutto ciò che ci circonda è regolato da leggi. Leggi fisiche, leggi dello stato, leggi morali, codici, etichette che regolano la nostra vita. Esistono leggi dettate dall’uomo e leggi dettate dalla natura (come la vecchiaia per esempio o la forza di gravità).

La parola Karma significa "azione"; il karma è una legge della natura secondo la quale ogni azione materiale, buona o cattiva comporta una conseguenza. Se ad esempio io mangio molto finirò con l’ingrassare, se io mi limiterò nel farlo o lo farò nella giusta maniera, il mio corpo non subirà grandi cambiamenti tipo fisarmonica. Questo è un esempio molto semplice ma in realtà questa legge è assai importante.  Con questo processo, con questa legge infatti, paghiamo o prendiamo crediti come conseguenze delle nostre attività colpevoli o virtuose.

Anche la Bibbia ci dice: "Raccoglierete ciò che avete seminato". E infatti se io semino inutile violenza non potrò certo aspettare che sbocci nel mio orto la pace o la serenità.

La legge del karma ci permette di capire quindi, con logica ed esperienza personale che la nostra condizione presente (ricchi o poveri, belli o brutti, intelligenti o sciocchi, italiani o indiani o russi..) è il risultato del nostro karma passato, vissuto con determinate azioni.

Applicando la stessa logica possiamo dedurne che le nostre azioni presenti determineranno il nostro futuro e che il futuro sarà il frutto del presente. Infatti vediamo che già da bambini possediamo caratteristiche particolari, individuali. Lo possiamo constatare bene per esempio in una coppia di gemelli che, seppur nati dai soliti genitori, cresciuti con la solita educazione, il solito contesto sociale, hanno delle indoli completamente diverse e questo chiaramente è il risultato di attività compiute in precedenza.

Si capisce quindi che non avendo un passato in questa vita attuale, quelle caratteristiche sono il risultato di attività compiute in un passato più remoto, cioè in vite precedenti. Niente di più logico e sensato e sopratutto giusto, nel senso di giustizia, no?
Anche la logica, considerata nei Veda come uno dei sistemi per acquisire conoscenza, ci permette di arrivare a concludere che esiste una legge di "azione e reazione", ma i Veda non considerano questo sistema la fonte più importante per acquisire conoscenza, ma come un sistema per corroborare la fonte principale d’informazione o Sabda (l’informazione ricevuta da Autorità).

Questa Autorità sono le Scritture e i saggi realizzati che ci danno informazioni dettagliate sul funzionamento di questa legge.

Questo è scientifico:

A) l’autorità ci presenta un informazione

B) questa informazione deve essere studiata affinchè non presenti contraddizioni

C) deve spiegare i fenomeni osservabili

D) messa in pratica i risultati predetti devono manifestarsi.

Per esempio:

A) le autorità dicono che il fumo danneggia la salute

B) con le conoscenze che abbiamo della medicina e come esperienze personali, vediamo che questo ragionamento torna, non ci sono contraddizioni

C) quello che vediamo, che osserviamo è che i fumatori hanno realmente problemi di salute

D) se noi fumiamo vediamo come cominciamo ad avere problemi di salute.

Questo processo scientifico, applicato adesso alla legge del Karma, è applicabile a tutte le altre informazoni che ci forniscono i Veda. Le persone che hanno studiato profondamente questa letteratura hanno compreso che i Veda sono una Fonte d’informazione degna di Fiducia e per questo l’accettano come Autorità.

Alla luce quindi di queste informazioni, date dalle Autorità e confermate con la logica, vediamo come il Karma sia un principio fondamentale nella nostra esistenza.

Dobbiamo comprendere come le nostre attività siano di capitale importanza perchè ogni singola attività produrrà dei risultati e saremo noi, e unicamente noi, a prenderne le conseguenze, siano queste buone che cattive.

Ma cosa è buono e cosa è cattivo? Lo dice l’Autorità; perchè altrimenti non si può stabilire niente. Anche nel contesto sociale è l’Autorità che determina cosa è buono o cosa è cattivo, non è lasciato alla scelta del singolo indivuduo.

Così, per esempio, se l’Autorità (la solita che ci spiega la legge del Karma e tutte le altre leggi che reggono l’universo) ci dice che cibarsi di cadaveri è un errore, sia per chi lo fa, sia per chi lo subisce, possiamo essere sicuri che i risultati di questa attività saranno catastrofici, sia a livello individuale che a livello collettivo.

E lo vediamo…almeno io lo vedo, e voi lo vedete?

Isvari Priya

7 Risposte a “KARMA”

  1. Faccio fatica ad accettare karma e reincarnazione. Faccio fatica affidandomi alla mia sola parte razionale (quindi paradossalmetne il contrario di come uno penserebbe).

    Viceversa se dovessi fidarmi di cio’ che istintivamente sento beh… sono abbastanza sbilanciato in suo favore.

    C’e’ poi una cosa che ritengo giusta. Cio’ che ci capita dipende da noi e non da un mero destino o volonta’ piu’ o meno divina che mi vede nascere in occidente piuttosto che in darfur. Potra’ non essere bello ma e’ di una giustizia rigorosa e apprezzabile.

  2. Red,

    la piattaforma Splinder funziona da schifo. Vedo che hai lasciato un commento, ma non riesco a vsualizzarlo.

  3. Lector:)))))

    Lector:)))))

    che carinooooo!!!

    Grazie.

    :-*

    Red

    Razionalmente la legge del karma non fa una piega….istintivamente meno che mai perchè “si sente” che la logica e la giustizia vanno a braccetto…..scientificamente ne abbiamo riscontro ogni attimo.

    Così mi pare…nel senso che non vedo spiegazione piu chiara, logica, amorevole e comprovabile di questa:)

  4. mi sono iscritto a faccialibro per cercare di rendere piu’ visibili le reazioni piezonucleari, ma e’ stata una delusione. Non ci vado quasi mai. La filosofia della piattaforma non mi piace, e’ adatta a esigenze piu’ acerbe. Comunque ti ho aggiunta agli amici.

  5. red

    ===Faccio fatica ad accettare karma e reincarnazione. Faccio fatica affidandomi alla mia sola parte razionale (quindi paradossalmetne il contrario di come uno penserebbe). ===

    ed e’ giusto.. seguire la cultura vedica non si esprime con la fede cieca ma con la pratica e il seguito “sperimentale” dei maestri (ai quali si offre una certa fiducia ragionata sul fatto che siano)realizzati e delle scritture (vedi sopra)autentiche.

    Semplicemente il karma e’, a mio parere, la spiegazione dei meccanismi dell’esistenza materiale/ condizionata piu’ conciliabile con l’immagine di un Dio amico e desiderabile da conoscere..

    Credere o non credere (al karma, a dio, al paradiso e quant’altro) sono entrambi nell’ambito del non conoscere.. invece al ricercatore interessa sapere come stanno le cose, vederle, viverle..

    quindi “usa” il credere solo come spunto iniziale di fiducia nel metodo sperimentale spirituale..

    a mio parere ovviamente..

    un abbraccio a tutti quanti!!

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