IO NUN ME SCORDO 2 – LA VENDETTA

il papa e l
Alcuni devoti figli della Chiesa Cattolica Apostolica Romana – i quali, turandosi il naso, continuano a  confortare questo blog con la loro assidua presenza – m'hanno fatto cristianamente notare, nel post precedente, l'inattendibilità della fonte della citazione riportata nella didascalia in calce alla foto del papa Leone XII. Tale fonte, ho poi scoperto, potrebbero essere [?] gli "Annali d’Italia dal 1750 al 1861" (Mariano Lombardi Editore, 1872), di Antonio Coppi, il magistrato sanitario [?] che era preposto all’inoculazione del vaccino a Roma, e che fu sollevato proprio da Leone XII, contestualmente al divieto della vaccinazione. Giustamente, un magistrato rancoroso per la propria destituzione, non costituisce un riferimento del tutto oggettivo e, da giurista sensibile, sono concorde nell'attribuire alla questione  il beneficio del dubbio.
Del resto, concordo pure sul fatto che lo scetticismo nei confronti d'una pratica medica la quale, per i tempi, era tanto innovativa come lo può essere oggi l'ingegneria genetica, trovava molti fautori anche in altre personalità illustri dell'epoca, per cui non lo si può ascrivere del tutto all'oscurantismo clericale.
Ho deciso allora di sostituire peccato e peccatore con uno di sicuramente maggiore attualità, nonché di fonte certissima: i miei occhi e le mie orecchie.
Basta riportare qui il commento del post precedente e abbiamo così rimesso ogni cosa al suo posto, con buona pace di tutti.

33 Risposte a “IO NUN ME SCORDO 2 – LA VENDETTA”

  1. Sui motivi per cui la fonte del "magistrato" Coppi è inattendibile t'ho già risposto nel post precedente, attenderò pazientemente che tu ammetta l'errore o mi smentisca indicando la pagina.

    Sulla citazione presente non posso fare a meno di far notare che, nonostante la marea di sdegno montata dai professionisti dello scandalo, "purtroppo" Ratzinger ha ragione. Basterebbe aver studiato l'effetto Peltzman: quel fenomeno che si ha quando un fattore che diminuisce ma non elimina il rischio di un comportamento pericoloso genera una falsa sensazione di sicurezza totale, perciò fa aumentare i comportamenti pericolosi; se l’aumento è tale da bilanciare la diminuzione, il risultato paradossale è che il fattore di diminuzione del rischio, unito a una propaganda troppo generosa, fa aumentare anziché diminuire il pericolo.
    Il fenomeno è stato dimostrato quando, subito dopo l’introduzione in Inghilterra delle cinture di sicurezza, gli incidenti mortali sono diventato di più anziché di meno. Questo perché i guidatori recepivano il messaggio che "se metti la cintura di sicurezza stai tranquillo", perciò premi pure sull'acceleratore.
    In ambito specificamente sessuale se ne trova una conferma qui:

    they followed two groups of young people in Uganda, and the group that had the intensive condom promotion–and they were provided condoms after three years–they actually were found to have a greater number of sex partners. So that cancels out the risk reduction that the technology of condoms ought to provide. That's the phenomenon known as risk compensation.
    William Crawley: What do you mean by risk compensation?
    Edward Green: This is when somebody uses a technology, such as condoms or sun-block, to reduce the risk, but then they compensate for that, or actually lose the risk reduction, by exposure to the sun longer in the case of sun-block or they take greater sexual risks in the case of condoms.”

    Infatti le politiche serie di riduzione dell'AIDS in Africa, che ottengono i migliori risultati, sono basate sul cd. metodo ABC: Abstinence, Be Faithful, Condoms. Laddove invece ci si è limitati a distribuire preservativi infondendo un falso senso di sicurezza totale, la quantità di sieropositivi è aumentata.

  2. Ha già detto tutto Claudio.
    Qualunque persona seria con sale in zucca ha dato ragione a B XVI. Hai fatto una figuiraccia di là, ti arrampichi pateticamente sugli specchi di qua. Torna ai tuoi bilanci, va, e prendi le pagine gialle. Immagino che sotto la voce "psicanalista" troverai qualcuno disposto ad aiutarti.

  3. Beh, ragazzi. Grazie per il divertimento che mi avete involontariamente provocato con questa vostra ultima, buffa sortita. Avete un futuro nel mondo dell'umorismo.
    Vi ridedico i Vallelluja, perché ve li siete proprio meritati. Mi raccomando, quando li guardate, ripetete più volte: non, io non sono così!
    Pace e bene.

  4. @ ClaudioLXXXI # 1

    La papessa ha torto marcio e semina sessuofobia solo per invidia perché ormai non se la tromba più nessuno. Ti posso assicurare che trombare a più non posso con il preservativo non aumenta assolutamente i rischi. Basta lubrificare bene, controllare il preservativo prima di indossarlo e durante il rapporto ogni tanto tirarlo fuori dal buco e controllare se tutto è a posto. In tanti anni di pratica ( e vi assicuro che ne ho fatta molta) sul campo non ho mai preso neanche uno scolo: sarebbe stato impossibile peraltro, poiché non mi è mai capitato (neanche una volta) che il preservativo si sia rotto.
    Filopaolo

  5. @—>Filopaolo
    Lascia perdere, Filo; non sprecare il tuo tempo. Come ho già detto a Deicida, questi non vogliono discutere, pretendono solo d'imporre le loro idiozie. Peraltro venendo a urlare e a sbraitare in casa d'altri. Prendi la didascalia al post precedente, sostituisci "aids" a "vaiolo" e otterrai la vera essenza del loro pensiero, al di là di tutti gli artifici che adoperano per mistificarlo.
    "Chiunque userà il preservativo cesserà di essere figlio di dio: l'AIDS è un castigo voluto da dio, il preservativo una sfida contro il cielo."
    Non è importante che lo dicano espressamente. L'importante è che questo è in realtà ciò che pensano nel loro microcefalo.

  6. Filopaolo, per sapere che i preservativi possono rompersi basterebbe leggere le istruzioni. Se a te non è mai successo, vuol dire che statisticamente sei fortunato, ma ad altri si rompono. Basta fare qualche ricerca su internet, es.
    http://forum.alfemminile.com/forum/contra/__f15776_contra–triste-due-preservativi-rotti.html
    Che dici, saranno tutti quanti dei bugiardi prezzolati dal Vaticano?

    Lector, sei un caso triste. Ti si oppongono argomentazioni razionali e tu rifiuti di discuterne, cambiando argomento e insultando come al solito. E voi sareste i difensori della razionalità contro il non-pensiero? Macchè.
    Penso che qualunque lettore assennato a questo punto possa farsi un'idea di chi è il vero dogmatico qui.

  7. una domanda ai cattolici che qua stanno intervenendo…

    credo che sia evidente che il preservativo vada abbinato all'educazione sessuale altrimenti serve quantomeno a poco , ma chi vi dice che la distribuzione di preservativi da parte, ad esempio dei MSF, escluda l'educazione sessuale? io sapevo fosse il contrario, stanti le difficoltà di corretta profilassi verso popoli ancora molto legati a schemi magici e superstiziosi; se poi sbaglio è altro discorso.

    un caro saluto in particolare a deicida, lector e filopaolo.

  8. Un abbraccio a te brunaccio!

    Ordunque Claudio,devo dire che quando vi mettete in testa di difendere dei ciarlatani criminali come Ratzinger vi impegnate proprio.

    La vostra proposta è "astinenza,fedeltà e preservativi"quando solo un cerebroleso può pensare di risolvere il problema in questa maniera.
    La maniera dei bigotti,appunto.

    Astinenza e fedeltà (al buon dio) andate piuttosto a ripeterlo alle migliaia di preti pedofili che hanno rovinato la vita per sempre di migliaia e migliaia di bambini.

    L'uomo ha bisogno come animale quale è,di scopare,che a voi piaccia o no.Sono d'accordo con brunaccio: educazione sessuale e diffusione di preservativi.
    Altro che astinenza e fedeltà,voi siete pazzi.E cosa peggiore pretendete di imporre questa pazzia agli altri.

    Ma dopotutto abbiamo colto il fondo del vostro pensiero: anche i virus sono creature di dio,sarebbe un peccato vietarne la moltiplicazione.Gesù è morto anche per loro,affinchè "andassero e si moltiplicassero".

  9. Ciao Bruno. Mi fa piacere che ogni tanto ci risentiamo. Non perdere il tuo tempo cercando di far ragionare chi non ne ha le capacità; la corbelleria detta da B16 sul preservativo ha fatto ridere mezzo mondo, per non parlare di tutta la comunità medico scientifica. Il Vaticano ha dovuto procedere a una serie continua di rettifiche e distinguo, per evitare i rimbrotti da parte di tutte le maggiori organizzazioni umanitarie facenti capo alle Nazioni Unite e all'Organizzazione Mondiale della Sanità. I maggiori giornali di tutta Europa e degli USA hanno pubblicato decine e decine di vignette satiriche prendendo per il culo il papa. I vertici ecclesiastici non sapevano più neppure che pesci pigliare da tanto grande era l'idiozia conclamata ai quattro venti, e questi adesso pretendono di venire a dirti che B16  ha ragione.
    Ripeto: lasciali perdere, non ne vale proprio la pena.

  10. ciao a voi ragazzi! passo poco che tra la stagionelavorativa (che volge al termine) e altre vicende private h meno tempo da dedicae al net ed intervenire richiede poi seguire la discussione, ma vi seguo sempre con simpatia

    permetttemi un'altra cosa, per prevenire alcune possibili obiezioni, poi seguirò il consiglio di Lector se non vi sono argomentazioni fondate, che nel caso potrete discutere meglio di me se non ci sono, oppure lasciar stare

    a) per chi conosce i popoli africani propagandare la "castità" come salvaguardia all'aids sarebbe ancor più problematica, e di fatto lo è  dato che il concetto di "castità", cioè astinenza sessuale, ha radici fortemente cristiane ed europee ( in America Latina e in Africa è altra storia), ammesso e non concesso che sia umano e giusto praticarla. basterebbe, oltre al condom, che il partner sia informato della patologia, anche se ancora spesso là l'aids è asociato a credenze di malocchio, quindi è molto difficile introdurre una mentalità scientifica.
    b) per questo direi che 3 anni sono tempi brevi per trarre conclusioni e non è specificato nell'estratto il numero dei componenti di ogni gruppo (più è largo il numero dei componenti più, per legge di statistica, il risultato è probabilmente vicino al vero), e inviterei Alessandro a leggere che nel programma dei 3 punti sono compresi anche i condoms, che invece la chiesa non amette.
    certo che è difficile fare una giusta campagna educativa diffusa e massiccia se in africa ci sono missioni che questa educazione e profilassi la negano.

    che poi alcune multinazionali  talvolta mandino preservativi scaduti e di bassa qualità questo è altro discorso, che non investe il condom in sè ma vorrebbe una seria vigilanza su banditi chi traggono profitto sulla malattia altrui e quindi investirebbe il sistema liberista stesso e il suo modo di recuperare anche le scorte di mercato, che ora qui non faremo sia per non tediare gli altri, sia perchè col condom in sè c'entra come i cavoli a merenda, ma in relazione a quanto detto sopra mi sembra comunque la via migliore, insieme ad un impegno diffuso di educazione sessuale.

    rinnovo i saluti di cuore e mi scuso per il doppio commento, ma ho pensato fosse meglio prevenire già alcune obiezioni che avevo datun po' per scontate.

    ciao ragazzi

  11. Brunaccio, rispondo a te perchè sembri l'unico interessato a una discussione seria e razionale.

    Hai ragione sul fatto che la castità da sola non basta, come non bastano i condoms. Infatti l'approccio ABC è un approccio integrato e mira a ridurre il rischio da tutti i punti di vista. Non serve a nulla distribuire condoms, la cui efficacia profilattica è alta ma non totale (in Africa poi le condizioni ambientali medie, caldo e polvere, sono anche più sfavorevoli), se poi la promiscuità sessuale aumenta. Più su ho citato l'effetto peltzman, nessuno mi ha risposto al riguardo.
    Visto che hai toccato il discorso multinazionali, chiediamoci: a chi giova una campagna mondiale anti-aids basata esclusivamente sull'acquisto in quantità enormi di profilattici? I preservativi costano, l'autocontrollo e il sesso monogamico (o comunque con un numero ristretto e affidabile di partners) sono gratis.

    saluti da un cattolico raziocinante (ebbene sì, ne esistono…)

  12. Ciao Claudio,
    mi sembra personalmente di aver risposto all'obiezione dell'effetto peltzman con il discorso, appunto, della decisa correlazione tra condom ed educazione sessuale, che si badi bene è anche educazione tecnica all'uso del profilattico in condizioni di igiene più scarsa come tu dici giustamente, e che quindi annullerebbe l'effetto peltzman, perlomeno più su tempi lunghi.
    sul sesso monogamico  resto sempre della convinzione, poichè le urgenze richiedono scelte precise visto che i tempi sono brevi) che sia meglio dare un minimo di istruzione scientifica sull'apparato sessuale/riproduttivo e come prevenirne patologie (se pensiamo che nel Sud Africa post Mandela si era arrivati ad una politica governativa che curava l'aids con rimedi tradizionali affermando come non sia correlato all'hiv capirà che la strada da battere è importante), quindi per me è questa la via prima, contando che educare alla monogamia un popolo che in alcuni casi non la concepisce sia impresa enciclopedica e lunghissima che personalmente -dal punto di vista etico- non condivido nemmeno in questi termini, in quanto significherebbe comunque imperialismo culturale, se non proselitismo religioso nei asi peggiori. credo altresì che con un'educazione alla ragione certi residui tribali verranno meno, ma ci vuole tempo, l'illuminismo ogni popolo lo deve vivere a modo suo e dal suo punto di vista.
    sulle multinazionali…io non farei una dietrologia di questi livelli, la campagna ha intenti umanitari e scientifici, ma per forza deve appoggiarsi su prodotti, anzi merci, e sappiamo come chi vuole trarre profitto sappia volgere a suo vantaggio anche le iniziative più giuste; quindi non penserei che il Capitale abbia organizzato l'iniziativa, non ho elemnti certi a dare per buono il complotto, ma che abbia saputo trasformarla in utile (ai danni altrui) come è maestro da sempre.
    infine, una cosa.
    non mi intendo molto di pronunciamenti papali, ma nel programma abc si prevede comunque il condom, mentre il papa a quel che so è contrario al suo uso tout court (non so se ci siano deroghe in casi speciali, non sono così esperto).

  13. @ Claudio

    Non ho detto che il preservativo è indistruttibile. Ho detto che se mentre scopi ogni tanto gli dai un'occhiatina eviti spiacevoli sorprese alla fine quando è troppo tardi. Ma è così difficile da capire?
    Ciao Brunaccio.
    Filopaolo

  14. @Filopaolo

    "Ti posso assicurare che trombare a più non posso con il preservativo non aumenta assolutamente i rischi."
    Mi sembra una frase difficile da fraintendere. Se poi cambi ex post il senso di quel che hai detto, va beh, non ci posso far niente.

    @ Brunaccio
    Sì, la morale cattolica è contraria in ogni caso all'uso dei condom, ma infatti io non sto facendo un discorso basato sulla morale bensì sulla pura ragione.
    Il senso è: i cattolici invitano le persone ad evitare rapporti promiscui, praticando l'astinenza o la fedeltà al partner; laddove le persone non vogliono mettere in pratica questi precetti, che almeno stiano attente e non ripongano una fiducia eccessiva nello strumento preservativo, che comunque non è infallibile.
    A questo punto ci sarebbe anche da chiedersi che logica sia quella che addossa la colpa della diffusione di una malattia che si trasmette tramite rapporti sessuali promiscui proprio a cui parla costantemente contro i rapporti sessuali promiscui. In realtà non c'è nessuna logica, se non quella che Borges chiamava la speciale logica dell'odio.

  15. Claudio,
    stavo dando un'occhiata prima di pranzo e ho appena letto il tuo commento.

    tu dici
    "i cattolici invitano le persone ad evitare rapporti promiscui, praticando l'astinenza o la fedeltà al partner; laddove le persone non vogliono mettere in pratica questi precetti, che almeno stiano attente e non ripongano una fiducia eccessiva nello strumento preservativo, che comunque non è infallibile."
    e, detta così è ragionevole e merita attenzione (anche se l'astinenza è pericolosa per la salute fisico/psichica del'individuo a mio parere). e, leggendo la semplice frase di ratzinger del post, parrebbe che egli abbia sostanzialmente ragione.

    ma, c'è un ma…e me lo confermi tu poco prima:
    "Sì, la morale cattolica è contraria in ogni caso all'uso dei condom, ma infatti io non sto facendo un discorso basato sulla morale bensì sulla pura ragione."
    allora, visto da dove eravamo partiti, e contando che la posizione magisteriale è contraria al condom senza se e senza ma, questa frase invalida il discorso sui cattolici da te fatto sopra.
    certo, ci saranno cattolici che si discostano dall'intransigenza papale, ma la posizione dei cattolici è, giuridicamente e teologicamente parlando, la morale magisteriale che i cattolici dovrebbero seguire senza emendarla.

    sul finale del tuo commento…
    vedi io credo che, stando alla sola morale sessuale, sia l'insieme delle posizioni (condoms, omosessuali, unioni civili per dire le prime che mi vengono) che la chiesa adotta a generare astio verso di lei, nei diretti interessati ma anche nei semplici laici magari che non usano condoms, sono etero e sposati ma mal digeriscono queste posizioni sostanzialmente, secondo me, fobiche.

    ciao!

  16. Ciao a tutti, forse l’ atmosfera è un po’ infuocata per i miei gusti ma ci terrei ad un piccolo intervento in merito agli argomenti di Claudio, che mi sembrano i più lucidi.

    Mi è capitato di studiare l’ effetto peltzman e so anche che da Harvard arrivano conferme al messaggio papale.

    Ma l’ effetto peltzman ha poco a che fare con il libretto delle istruzioni, e forse nemmeno con l’ educazione sessuale. Riguarda invece la quantità ottima di rischio che il soggetto sceglie di assumersi. Questa quantità è una “preferenza” del soggetto.

    Io posso conoscere a memoria le istruzioni, posso aver frequentato tutti i corsi di educazione sessuale ma avere delle preferenze particolari riguardo al rischio. Preferenze che esprimevo dapprima con una vita sessuale piuttosto allegra in cui non mancava qualche tradimento. Ora che ho in mano il mio preservativo e le mie “preferenze” sono inalterate, mantengo la mia quota ottimale di rischio andando tutte le sere con le puttane più impestate della città.

    Peltzman concludeva che il potere delle regole e degli strumenti che per loro abbassano i rischi è di molto attenuato, se proprio si vuole centrare l’ obiettivo meglio concentrarsi su una conversione delle preferenze. Il Papa prende al volo questo modello che esce dalle migliori università americane, è un modo per incrociare razionalità e morale cattolica.

  17. Ciao Brocobilli. Benvenuto.
    In questo sito ogni intervento è lecito e nessuno viene bannato (tranne le spam ai siti porno).
    Dici che l'atmosfera è infuocata, ma permetterai che abbia il dentino un po' avvelenato con chi viene in casa mai sbraitando ed urlando e poi pretende che io gli dia pure il bacino della buona notte.
    Sono piuttosto scettico sull'asse Harvard/Vaticano in questa materia, ma leggerò con interesse ed attenzione la tua segnalazione. 
    Nel mentre, ti ringrazio per il contributo.

  18. @—>Broncobilli
    Ho letto.
    1. Il sito indicato s'intitola a Giorgio La Pira, ma va bene, in fin dei conti riporta una notizia da altre fonti, come quasi sempre fa anche il sito UAAR.
    2. Edward C. Green, nel suo articolo originale, non dice "Il papa ha ragione", bensì "Il papa potrebbe aver ragione".
    3. L'intervento di Green a favore del papa risale al marzo del 2009 (subito dopo l'afferamazione di B16 che ha fatto incazzare il mondo) ed è stata parimenti molto criticata dalla comunità scientifica internazionale.
    4. Analizzata con attenzione, tuttavia, l'opinione di Green e quella del papa divergono sensibilmente, lì dove B16 è totalmente contrario ll'uso del profilattico, mentre Green si limita a puntualizzare che la mera distribuzione di condom, senza un'adeguata politica preventiva che tenda a diminuire la promiscuità e il frequente cambio di partner, è insufficiente.
    In realtà, ciò che fa girare gli attributi  all'anticlericale convinto, in merito alle parole di B16, è la solita ipocrisia di fondo. Poichè tu [*] sei contrario per tuoi i arcaici motivi "stregonistici" e superstiziosi all'uso del preservativo, cerchi di motivare questa tua del tutto irrazionale contrarietà, con motivazioni "speciose", prive di qualsiasi apprezzabile valenza nell'ambito della profilassi medica, e ricolme di conseguenze esiziali sul piano pratico operativo della lotta alla malattia.
    Questi sono i motivi che m'inducono a combattere la superstizione religiosa che, se non pretendesse d'insinuarsi nella vita civile, sarebbe altrimenti per me del tutto indifferente.
    Questo è anche il motivo di questo sito e del suo modo di proporsi che, spesso, rasenta il trash. Alla spazzatura io rispondo con altrettanta spazzatura, perché sono assolutamente convinto che certe idiozie non meritino la dignità d'un confronto a livelli paritari. 

    [*] Ovviamente è un "tu" impersonale, riferito a B16 e ai cattolici in generale.
     
     

  19. secondo me il problema del papa è che lui è contrario al preservativo senza se e senza ma…questo ne invalida ogni credibilità e possibilità di confronto. io credo che  comunque l'effetto peltzman (o come chiamato nel link "compensazione di rischio) sia individuale e non è detto che tutti gli africani siano sempre lì ad accoppiarsi con chiunque, non generalizzerei.
    se ne può comunque discutere, ma non con uno come il papa che dell'effetto peltzman poco si interessa, lui è contrario sempre ed in ogni caso, quindi non ditemi che sia mosso da ragionamento scientifico.
    cosa diversa da broncobilli e claudio, che, almeno nel mio caso specifico, hanno portato argomenti interessanti e ragionevoli.
    leggendo velocemente il link, si ritorna a dire che la gente aumenta il numero di partner perchè col condom si sente sicurissima, a me sembra che basterebbe spiegar loro che non è così, poi non saprei..)

    ciao!

  20. @–>Bruno
    "secondo me il problema del papa è che lui è contrario al preservativo senza se e senza ma…questo ne invalida ogni credibilità e possibilità di confronto"
    Sottoscrivo all'istante il tuo incipit. E' questo che preclude ogni effettiva possibilità di discussione con chi si schiera a favore del papa, perché non si può discutere in maniera razionale, partendo da una superstizione.

  21. P.S.
    Al contrario, ciò che afferma Edward C. Green, può anche essere ragionevolmente discusso.
    Il suo trovarsi d'accordo con B16 è un mero caso di serendipità (altrimenti detta serendipia).

  22. caro lector,
    non conosco claudio e broncobilli; ma se, riprendendo il tuo commento delle 17,23, il  il discorso che fanno loro non dipende da un aprioristico dar ragione al papa si può tranquillamente parlarne, che certo non fa male.

    a me sembra naturale pensare che se uno capisce che il preservativo non ti protegge al 100%  tende ovviamente a star più attento (e non c'è bisogno della monogamia, basta, come dice filopaolo, dare un occhiata ogni tanto al profilattico, ovvero sapere tecnicamente un minimo la faccenda), e se il condom là in africa non è stato abbinato all'educazione, allora sarebbe un reale problema sociale, senza che la religione c'entri nulla.

    sul papa…dalle parti mie si dice che anche un orologio rotto due volte al giorno ci prende (quindi concrodo con la serendipity).
    ma, appunto, ipotizziamo uno scenario futuro.
    mettiamo che tra qualche il mix condoms/educazione dia buoni frutti: vorrei vedere se ratzinger a quel punto direbbe che "il presevativo abbinato ad una giusta educazione sono una risorsa contro l'aids e quindi vanno promossi"
    io credo di no!

    e allora, coi nostri due amici, si può ragionare sul merito (perchè con tutti se portano discorsi razionali si può ragionare) ma è inutile se, come tu dici, loro partono da un presupposto irrazionale, ovvero dare ragione al papa perchè è il papa. ma questo non lo so.

  23. era "mettiamo che tra qualche anno", ovviamente.
    mi scuso con tutti: potrei vincere il campionato mondiale di refuso, lo sapete, ma spero che si capisca il senso.

  24. Beh, non includevo Broncobilli nell'impossibilità di dialogo, perché con lui, anche in passato, ho avuto degli scambi d'opinione interessanti e sempre su toni molto pacati. Non so neppure se sia credente o meno, ma non mi pare ne abbia mai fatto una questione determinante.
    Lo stesso non posso dire di Claudio.

  25. Trovo divertente e rassicurante che il Papa sottenda argomenti libertari. Che cos’ è l’ “effetto P” se non l’ argomento con cui i libertari denunciano l’ inanità o comunque la debolezza delle soluzioni proibizionistiche e paternalistiche?

    Riformulata a dovere, trovo comunque la posizione del Papa lineare e cristallina:

    1) l’ osservanza della morale cattolica (astinenza-fedeltà) garantisce al 100%

    2) chi punta tutto su soluzioni alternative, sappia che sono minate alla base dall’ “effetto P”.

    1 è indubitabile e 2 è più che ragionevole (nonchè coerente con molti fatti).

    P.S. l’ effetto P opera integralmente solo se il piacere marginale dell’ attività sessuale è costante; in questo senso, sono d’accordo, non è generalizzabile. bronko

  26. scusa bronko,

    ma predicare astinenza e fedeltà come rimedio contro l'aids  è come dire che se non voglio diventare obeso non devo mangiare.

    certo, se non fai sesso non muori, ma l'astinenza è una cosa, almeno mediamente, davvero difficile in quanto innaturale per un essere umano e può far male a diversi livelli.

    anche sulla "fedeltà" il discorso è molto complesso.

    non possiamo dunque combattere l'aids snaturando l'essere umano, a me parrebbe un assurdo, riguardo l'astinenza.
    sulla fedeltà monogamica è più complesso. ma in ogni caso, stando alla proposizione, chi non ha una compagna fissa dovrebbe vivere senza sesso.

    p.s.
    scusa, ma non ho ben capito che c'entra l'effetto P con l'opposizione al proibizionismo. il proibizionismo vieta un comportamento, l'antiproibizionismo si divide in due categorie: a) quello etico che ritiene ingiusto il vietralo b) quello politico che reputa che una proibizione possa creare ancor più danni collaterali
    (penso sostanzialmente all'antiproibizionismo sulle droghe in questo senso)
    l'effetto P dice che se una soluzione mi garantisce una certa qual sicurezza posso eccedere nei comportamenti annullando la soluzione, quindi, stando all'argomento, mi parrebbe a naso che sia un argomento proibizionista e non antiproibizionista.

    a breve esco, semmai riprendiamo la discussione. ciao!

  27. mi spiego meglio sul proibizionismo.

    il proibizionista sostiene che se l'eroina, penso alla più dannosa, fosse disponibile legalmente, pulita, e a prezzo basso (e quindi salvaguardare dalla delinquenza e dall'overdose da taglio), le persone potrebbero eccedere molto di più (ecco l'effetto P) che in un regime di divieto il quale porrebbe molti ostacoli al reperimento della sostanza rendendola meno facilmente fruibile.
    ecco cosa intendevo in quel senso, per capirci subito se ho capito male.

    se poi vuoi dire che l'antiproibizionista dica che sia il mercato nero stesso a ingenerare la voglia, beh questo è un antiproibizionismo molto infantile e poco serio. pochi sono gli antiproibizionisti che, ad oggi, utilizzano questo argomento.

    ci sentiamo!

  28. @—>Broncobilli
    Posto come l'hai messo tu, il discorso è accettabile. La morale cattolica su certe problematiche s'è sviluppata proprio dalla necessità d'impedire il diffondersi di malattie o di pratiche che, altrimenti, sarebbero state devastanti in condizioni igienico sanitarie e con il livello della medicina dell'antichità. Lo spauracchio d'un castigo "divino" era parimenti funzionale a quello specifico scopo sociale. Espressa in tali termini, tale soluzione ridiventa logica qualora rapportata a paesi il cui livello di vita e di cultura non si discosta poi di molto da quello medievale o addirittura antico.
    Allora, che lo dicesse chiaramente, senza i soliti "gesuitismi".
    Rimango comunque totalmente contrario a questa soluzione (probabilmente, la sessualità è l'unico aspetto piacevole della vita che i poveri possono godersi),  ma non posso che concordare sul fatto che, rinunciando al sesso,  i rischi di contagio sono ridotti all'osso. La chiesa ha sempre precluso alle masse ciò che invece concede a chi può permetterselo, previe opportune offerte, e questo sempre e comunque allo scopo di evitare che i "prediletti" suoi e del signore (quelli belli, puliti e buoni) potessero venir insozzati dalle colpe dei "maledetti" (quelli sporchi, brutti e cattivi).

  29. A voler essere rigorosi soltanto l'astinenza garantisce al cento per cento dal rischio malattie sessualmente trasmissibili. Che c'entra la fedeltà al partner? E se l'altro/a non è fedele? Ognuno può garantire soltanto per sé stesso. So di persone fedelissime che hanno contratto dallo stesso partner più di una infezione, mentre quando erano single e facevano sesso promiscuo si proteggevano sempre e non hanno mai avuto problemi (io stesso ho sempre fatto sesso promiscuo, anche di gruppo, e non ho mai avuto problemi).
    Chi predica l'astinenza, come è stato già detto, manca totalmente di realismo perché sappiamo tutti che non è una soluzione praticabile, quindi l'unico comportamento ragionevole è proteggersi sempre ed essere pronti a fronteggiare responsabilmente tutti i rischi e le conseguenze che ne derivano.
    Filopaolo

  30. Certo Filo. La mia è un'affermazione meramente teorica, la cui mancanza d'applicabilità sul piano pratico è molto ben sintetizzata dall'esempio di  Bruno, lì dove sottolinea che è ovvio che, se non mangio, non ingrasso.
    L'astinenza, se tale dev'essere, dovrà applicarsi a tutti, indistintamente. Un popolo che s'astiene dal sesso è un popolo iperfrustrato, che poi va a metter bombe nelle piazze o a demolire grattacieli dirottando gli aerei. Ma questo, i preti, non lo capiranno mai.
     

  31. mettiamo che tra qualche (anno) il mix condoms/educazione dia buoni frutti: vorrei vedere se ratzinger a quel punto direbbe che "il presevativo abbinato ad una giusta educazione sono una risorsa contro l'aids e quindi vanno promossi"
    io credo di no!

    ecco finalmente una persona seria con argomentazioni non speciose: "se le cose andassero alla rovescia di come vanno, l'affermazione di ratzinger sarebbe sbagliata"

    un pacco di preservativi, 20€
    difendere la distribuzione dei preservativi adducendo come motivazione che se le cose andassero al contrario di come vanno sarebbe opportuno distribuire preservativi, non ha prezzo!

    ba:)))))))))))))

  32. <<Dello stesso parere è anche il Prof. Oliviero Bernasconi, parroco di Genestrerio, che all'epoca della suddetta conferenza episcopale era rappresentante della Svizzera italiana all'interno della Commissione sulla famiglia:  "Porto impresse nella memoria le parole dell'allora cardinale di Parigi: "La proposta della Chiesa ai cristiani è radicale: non fare sesso al di fuori del matrimonio. Esistono tuttavia persone deboli che possono incorrere nella disgrazia di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Non si facciano queste propagatrici di morte".>>

    La solita maniera dei cattolici più accorti di glissare clamorosamente le inconguenze e le antinomie palesi contenute nel Magistero.
    Non si ammette l'assurdità e l'anacronismo della dottrina e del canone, ma si cerca un possibile compromesso che consenta al fedele di tornare a parlare un linguaggio di civiltà, più in linea col pensiero moderno.
    Non importa, passiamoci sopra. Quel che interessa è il risultato.

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