IMMONDI IPOCRITI

chiesa di santa maria goretti ad alghero

ALGHERO. A processo per essersi introdotto nella stanza attigua alla sacrestia, essersi impossessato di alcune banane, aver mangiato del tonno in scatola e aver bevuto del vino. È la paradossale vicenda di cui è protagonista Roberto Pais, un algherese di 42 anni. La mattina del 14 giugno di due anni fa, passando in via Kennedy in sella alla sua bici, notò quel “ben di Dio” e si intrufolò dalla finestra. A distanza di oltre due anni, quel reato contro il patrimonio, quantificabile in una decina di euro al massimo, è approdato in tribunale per via della denuncia presentata dalla vittima, Antonio Coppola, 53 anni, parroco della chiesa di Santa Maria Goretti. (g.m.s.)

Originale qui

 

Pubblicato da hannibalector

"Nessuno è il mio nome: Nessuno mi chiamano mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni"

4 Risposte a “IMMONDI IPOCRITI”

  1. La colpa del sig. Pais è di essere italiano. Se era africano, il parroco si sarebbe beccato 35 euro al giorno e avrebbe predicato l’accoglienza.

  2. il derelitto ha evitato di impossessarsi delle mutandine verdi della perpetua, proprio per non incorrere nel fatto insussistiente ed avere almeno 3 anni di alloggio e vitto gratis in galera a spese del contribuente che si alza presto la mattina per andare a produrre

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