Mio figlio, alle medie, sconvolse preside e professori con il gruppo religioso che aveva fondato assieme ad altri due o tre amici: i Nientisti.
Il loro motto era: “Non è vero che non crediamo in dio. Noi crediamo in dio. Ma siccome dio non esiste, significa che noi crediamo in niente”. Da cui “I Nientisti”.
Non fa una grinza.
Naturalmente, assieme a sua madre, fummo convocati su iniziativa dell’insegnante di religione.
Il problema è che quel “niente” noi lo paghiamo salato.
Salatissimo.
Smettano di scassare il cazzo ed il portafogli ed avranno in regalo la mia assoluta felicissima indifferenza.
Fino ad allora………….. carogna libera.
Eh.
Sento già la carogna che mi sale.
Io, invece, sento le pelotas che mi girano.
Ragazzi, nessun problema. Stanno celebrando il Nulla più assoluto. Non c’è cosa più Nulla di questo siparietto patetico. Indifferenza totale.
Mio figlio, alle medie, sconvolse preside e professori con il gruppo religioso che aveva fondato assieme ad altri due o tre amici: i Nientisti.
Il loro motto era: “Non è vero che non crediamo in dio. Noi crediamo in dio. Ma siccome dio non esiste, significa che noi crediamo in niente”. Da cui “I Nientisti”.
Non fa una grinza.
Naturalmente, assieme a sua madre, fummo convocati su iniziativa dell’insegnante di religione.
Medaglia all’onore per tuo figlio! Siamo tutti Nientisti!
Glielo dirò. Intanto, ti ringrazio a nome suo per l’onorificenza.
Il problema è che quel “niente” noi lo paghiamo salato.
Salatissimo.
Smettano di scassare il cazzo ed il portafogli ed avranno in regalo la mia assoluta felicissima indifferenza.
Fino ad allora………….. carogna libera.
“Come trasformare il niente in moneta sonante” di Paolo Saul di Tarso.
Edizioni “I Tre Ladroni”, Gerusalemme, anno 70 Era Volgare