I PROVOLONI

Hanno abusato per decenni dei bambini sordomuti. Quando sono in punto di morte, si confessano e riguadagnano la grazia di Dio quale lasciapassare per il Paradiso.

Comodo no?

Dal 2009 ad oggi sono 67 le persone disabili che hanno denunciato abusi da parte dei preti che esercitavano – e in parte eserciterebbero ancora – all’Istituto Provolo di Verona, un ente attivo in tutto il mondo che assiste i minori sordomuti provenienti da famiglie disagiate. Oltre alle vittime, nel 2009 uno dei preti confessò le violenze perpetrate contro i minori e ora un secondo sacerdote ammette a Fanpage.it di aver avuto un rapporto sessuale con un assistito dell’ente. Si tratta di Don Eligio Piccoli, che, dal letto di una struttura vaticana a Negrar, vicino a Verona, parla di almeno dieci preti coinvolti e di “sospetti toccamenti” da parte delle suore dell’Istituto Gresner nella Chiesa di Santa Maria del Pianto. I tre edifici – Gresner, chiesa e Provolo – sono adiacenti. Come spiega Francesco Zanardi, presidente della Rete L’Abuso Onlus, molti preti accusati di violenza verso i minori sarebbero ancora al Provolo.

Coinvolto nello scandalo vi sarebbe pertanto anche l’Istituto Gresner, non solo per quanto dichiarato da Don Piccoli ma soprattutto per le accuse mosse da Giuseppe Consiglio, ex assistito dell’ente gestito dalle suore. L’uomo afferma di essere stato vittima di abusi comsumatisi nella chiesa da parte dei preti dell’istituto adiacente. Uno dei preti indagati, ad oggi ancora al Provolo, nega di essere mai stato alla mensa del Gresner nonostante una foto lo ritragga lì e nonostante un’ex studentessa confermi la consuetudine delle confessioni in chiesa. Qui i preti del Provolo avrebbero avuto modo di “incontrare” gli studenti del Gresner.

continua su: http://www.fanpage.it/abusi-sessuali-sui-minori-sordomuti-confessa-uno-dei-preti-sesso-anche-con-bambini/

 

Pubblicato da hannibalector

"Nessuno è il mio nome: Nessuno mi chiamano mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni"

2 Risposte a “I PROVOLONI”

  1. Ci sarà sempre qualcuno che ammonisce a “non generalizzare”, non capendo che il punto non è la percentuale di preti colpevoli: il punto è l’omertà, che coinvolge tutta la comunità.

    1. Non v’è limite al perdono di Dio.
      Possono reiterare il delitto più e più volte, ma se ogni volta essi si pentono sinceramente, allora di fronte a Dio e, a maggior ragione, di fronte alla Chiesa, saranno di nuovo innocenti e puri.
      Per questo i preti hanno tutti sempre quell’aria contrita.

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