GUSTAVO BONTADINI: CONTRO LA PERMANENZA DELL’ESSERE

parmenide"Il logo pretende – non può non pretendere! – che non solo l’ente che scompare continui ad essere, ma che continui ad essere anche il suo apparire. E’ contro quest’ultima, d’altronde legittima! pretesa che l’esperienza si pronuncia. Si tratta dell’esperienza – che si fa del continuo – dello scomparire. Se ciò che scompare continua non solo ad essere, ma anche ad apparire, però codesto perdurante apparire, preteso dal logo, non è quello stesso che nell’esperienza – nell’Unità dell’Esperienza – è venuto meno, e che è significato dallo stesso termine ‘s-comparire’. Se fosse lo stesso, allora, come è permanente – eterno – l’apparire affermato dal logo, così dovrebbe essere permanente anche l’apparire dentro l’U. d. E. [unità dell’esperienza], e, perciò, non potrebbe aver luogo l’esperienza dello scomparire, ossia la constatazione che qualcosa non appare più"

Bontadini, come tutti noi del resto, non disponeva evidentemente d’una visione in quattro dimensioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.