3 Risposte a “GIOBBE COVATTA”

  1. Sono il corrispondente del ragazzo italiano, benestante annoiato, che se ne va per un po’ a Londra o a Miami o a New York. Da fonte certa, so di giovani etiopi che, approfittando dell’aspetto simile, si compra un passaporto eritreo e viene qui con lo status di profugo in fuga dalla guerra. Investimento: alcune migliaia di dollari, che i “disperati” non hanno.

      1. Purtroppo chiunque ponga l’accento su queste cose viene immediatamente tacitato con l’epiteto di razzista.
        Mi ricorda molto il clima in cui si viveva negli anni ’70, con l’estremismo di sinistra, dove chiunque osasse contraddire il pensiero dominante (fosse stato anche un partigiano ex perseguitato politico nel ventennio) veniva immediatamente tacciato di fascismo.
        Bisogna imparare a non avere paura delle parole, soprattutto quelle che vengono utilizzate molto disinvoltamente come arma contro l’autonomia di pensiero.
        Invece tutti sono terrorizzati di venir etichettati come quelli “fuori dal coro” e additati alla pubblica gogna.

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