13 Risposte a “FURORE”

  1. LO VEDI? LO VEDI? Mannaggia a me e perche’ non l’ho letto prima questo link… LO VEDI CHE l’ambito soggettivo non sono il solo a ritenerlo fondamentale e pienamente scientifico se solo si voglia includerlo negli ambiti da indagare?

    La scienza rinuncia a troppe cose in nome della propria affermazione, rinucnia ad un’affermazione ancora piu’ grande e importante.

    Grazie per questo spunto bellissimo. Spero che hai letto del legame anche scientifico (oltre che amicale) tra Jung e Pauli.

  2. … ti aspettavo al varco.

    Ero lì che mi dicevo: “Ma come può essere che il vecchio Red non abbia ancora notato questo succulento riferimento?”. :-))

  3. In ogni caso, hai ragione. Penso capiti ogni giorno di chiedersi perché alcuni soggetti (non necessariamente uomini: pensiamo ai piccoli di tartaruga marina, piuttosto che al cucciolo d’impala nella savana africana) risultino favoriti rispetto agli altri e vengano coinvolti in una serie di fortunosi eventi, mentre altri, al contrario, sembrano essere totalmente sfavoriti dalla sorte. Per quale motivo noi siamo nati qui, nel benessere, mentre altri soggetti nascono nel Bangladesh o in Burkina Faso? Vero è che la scienza è oggettiva, ma l’interesse immediato dell’individuo è soggettivo, e non c’è branca del sapere che si occupi fattivamente di questo interesse. Ecco, forse, un’altra spiegazione del perché le religioni hanno tanto successo ….

  4. a parte la tua chiosa sul successo delle religioni concordo ad una voce con le tue considerazioni. La scienza si limita in sostanza ad indagare eventi sui quali di fatto la volonta’ non incide. E non e’ per niente detto che la volonta’ di un essere vivente sia sotto il controllo di quell’essere.

    Ovviamente in ambiti cosi’ disastrosamente fumosi (per ora) la scienza non osa addentrarsi.

    Ma gli eventi, gli eventi infiniti e concatenati di questo spazio-tempo, sono troppo importanti per tralasciare il soggettivo in nome di qualcosa che vada bene per tutti.

    Niente e poi niente va bene per tutti. Tu hai parlato di religioni, ebbene nel solo ambito cristiano, (ma che dico) cattolico, sai quanti orientamenti diversi e perfino contrastanti esistono? Giusto perche’ le hai nominate, queste “benedette” religioni, hanno al loro interno cirteri diversificati in una sorta di sterminata quantita’ di sottordini quasi ridicola. E a volte non si guardano nemmeno di buon occhio (i rinnovati nello spirito, i neocatecumeni, i focolari, i CL, e bla bla bla…. noiaaaaa).

    Un altra prova di quanto le differenze siano cosi’ spudoratamente sotto il naso di tutti senza che pero’ si accettino. Tutti cadiamo in questo ridicolo tranello. E aggiungerei che piu’ la specie homo si evolve e maggiori e ancor piu’ assordanti saranno le differenze tra i singoli. Ognuno e’ un mondo che la scienza ripudia. Ma almeno proviamo a conoscerci meglio. Poi magari anche la scienza tentera’ di farlo.

  5. Hai mai visto un branco di leoni divorare vivo uno gnu o una gazzella? Ti pare che un dio effettivamente buono permetterebbe tanto orrore gratuito? Gli animali non hanno discernimento, dunque per loro non può valere la giustificazione che di solito s’adopra quando responsabile dell’orrore è l’uomo, essere raziocinante e apparentemente capace di scegliere. Per le loro azioni, quelle degli animali, l’unica responsabilità sarebbe di dio – se esistesse. Ne consegue che dio, se esiste, non può essere buono. O è cattivo e crudele, o è cinico, o è indifferente.

  6. Dio (se esiste) potrebbe essere innocente asseconda se il mondo ha o meno un fine esterno. E’ solo il discernimento umano a creare e vedere il bene e il male dove crede esista realmente.

    Il fine di Dio (sempre se esiste) non sta nell’eliminazione del dolore in questo livello di esistenza. Il fine non e’ di questo mondo. Il mezzo e’ di questo mondo, dolore incluso.

    Se il fine fosse il mondo stesso e il mondo avesse un Autore (Dio) allora questi sarebbe indubbiamente crudele coem dici tu.

    Ma noi ne sappiamo niente?

    Ci sono sufficienti indizi per ritenere che… invece di….?

    E per chi eventualmente?

    Torniamo alla soggettivita’ della percezione?

  7. La tua prima affermazione confligge con l’onnipotenza, onnipresenza, onniveggenza, ecc. ecc. ecc. di dio (quello dell’ortodossia ebraico-cristiana). Si adatta invece alla mitologia catara (contrapposizione tra dio buono e demiurgo cattivo).

    Come dicevi nel commento #5, “queste “benedette” religioni, hanno al loro interno cirteri diversificati in una sorta di sterminata quantita’ di sottordini quasi ridicola” e, aggiungo io, tutte pretendono di essere portatrici dell’unica verità. Intanto, traspongono nel metafisico i problemi reali, suggerendo pseudo soluzioni che tali non sono, con l’unico effetto di impedirne di fatto il disbrigo qui sulla Terra. Vero e proprio “oppio dei popoli”: mai definizione fu così azzeccata.

  8. bravo Lector, eccellente.

    Infatti ritengo estremamente più probabile un Dio NON onnisciente, anzi necessariamente non onnisciente (ammesso sempre che ci sia un dio a principio di tutto).

    Come ripiego posso solo ritenere che se invece E’ onnisciente, allora noi siamo liberi di restare… prigionieri della sua unica ed esclusiva volontà..

    Sul trasporre ad altrove la soluzione ai dolori subiti qui a titolo di oppiaceo anestetico e fermo restando che qui è da un bel po di tempo che non pervengono sue nuove (ammesso che le sue “vecchie” provenissero realmente da Lui) come darti torto?

  9. Grande Steinbeck, che accosto sempre a Caldwell, altra sincronia, forse, anche se Furore non è tra i miei preferiti, mentre era bello il film di Ford. Non a caso si è da poco riparlato sulle riviste di Pete Siger e Gutrie.

    Sul resto, brevemente, ritengo che il bene ed il male riguardino solo l’uomo. Proprio perchè concetti relativi, razionali. Che limitano quindi a quello la problematica del Dio buono o cattivo. Compatibile, il Dio Onniscente, ovviamente se esiste. Infatti il mondo non è per Dio, che è perfetto in sè, ma per l’uomo.

    Sulla differenza tra le religioni, beh, se togliamo le lotte di potere, che di trascendentale hanno poco, non è che ci sia poi questa enorme differenza, se non in particolari che rendono conto alla (bella) differenza esistente tra gli esseri umani e che è una ricchezza e non un limite.

  10. Anche qui, la profondità delle osservazioni mi farebbe identificare “utente anonimo” con Psicovirginio. Dimmi almeno se ho sbagliato. 😀

  11. Un tipo veramente intelligente questo Psicovirginio se la pensa così :-)) :-))

    Comunque non sono lui, e mi scuso se non mi sono presentato, ma passavo così, per caso, e non ho pensato ad un nik, ho solo reagito all’impulso di scrivere 🙂

    Complimenti per il blog e gli argomenti trattati.

    Anonimo di prima (che non è Psicovirginio)

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