FASCISMO DI PIETRA

richard meier_museo dell

POSTATO DA GALATEA

Quando è scoppiata la polemica sull’Ara Pacis, che Rutelli e Veltroni hanno impacchettato e che ora Alemanno vorrebbe velocemente disimballare dal “cofanetto” di Meier, per caso, puro caso – alle volte il destino ci mette la coda – stavo leggendo un bel saggio di Emilio Gentile, Fascismo di pietra (Bari 2007), una interessante disamina sui rapporti, durante l’evo fascista, fra architettura, propaganda politica e recupero, vero o presunto, della storia e dell’estetica romana.
Non ho mai avuto né mai avrò alcuna simpatia per il fascismo e per le dittature in genere, ma, da storica, e soprattutto da storica antica, ho sempre provato invece un vivo interesse per quel periodo e soprattutto per quell’intrico complicato e assieme naif che fu la propaganda del regime.
Il fascismo è stato un movimento …

(se volete conoscere come termina l’articolo, dovete proseguirne la lettura qui)

5 Risposte a “FASCISMO DI PIETRA”

  1. analisi corretta, ma resta il fatto che non mi piace proprio… poi magari è giusto tenerla e io sono uno dei 3 milioni di abitanti, ma coem ha detto lesandro da galatea, ogni volta che la vedo è come ricevere una ginocchiata… nello stomaco 🙂

    cari saluti

    meditapartenze

  2. Ciao Medita.

    In verità, non sono granché interessato al monumento, che ho visto dal vivo mentre era ancora in fase di costruzione e pertanto non riesco a valutare bene nel suo impatto urbanistico. Ho linkato il post di Galatea perché mi è molto piaciuta la sua analisi e, naturalmente, lo stile.

    Saluti carissimi anche a te. 🙂

  3. Però, nell’ultimo post, me la sono presa con gli appassionati di fantarcheologia egizia… gradirei un tuo parere…

    Ciao!

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