"Nessuno è il mio nome: Nessuno mi chiamano mia madre e mio padre e tutti gli altri compagni"
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2 Risposte a “DIO”
Fantastica! Te la rubo!
Un abbraccio, amico!
P.S.: sto leggendo l’Etica di Spinoza, opera complessa, grandiosa e affascinante. Al momento sono dell’idea, che se si toglie da quel libro la parola “Dio” e la si sostituisce con “Natura” ne viene fuori un perfetto trattato di ateismo.
Anch’io l’ho trovata favolosa. L’incredibile potenza di sintesi della matematica. In un semplice simbolo, vengono concentrati millenni di scritti e di dibattiti. Tra l’altro, uno degli attributi del diavolo era proprio quello di essere un logico, un raffinatissimo ragionatore (‘Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!’, Dante, Inferno XXVII: 122-123). A differenza di dio che, almeno dal contenuto delle scritture che gli vengono attribuite, è un vero e proprio coacervo di contraddizioni.
Spinoza era troppo intelligente per non essere ateo. Purtroppo i tempi erano quelli che erano (non che le cose siano poi molto migliorate, almeno in Italia) e se volevi avere credibilità accademica non potevi rinnegare tout-court o contrapporti in maniera evidente ai dettami delle varie confessioni cristiane imperanti in Europa.
Un abbraccio anche a te!
Fantastica! Te la rubo!
Un abbraccio, amico!
P.S.: sto leggendo l’Etica di Spinoza, opera complessa, grandiosa e affascinante. Al momento sono dell’idea, che se si toglie da quel libro la parola “Dio” e la si sostituisce con “Natura” ne viene fuori un perfetto trattato di ateismo.
Anch’io l’ho trovata favolosa. L’incredibile potenza di sintesi della matematica. In un semplice simbolo, vengono concentrati millenni di scritti e di dibattiti. Tra l’altro, uno degli attributi del diavolo era proprio quello di essere un logico, un raffinatissimo ragionatore (‘Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!’, Dante, Inferno XXVII: 122-123). A differenza di dio che, almeno dal contenuto delle scritture che gli vengono attribuite, è un vero e proprio coacervo di contraddizioni.
Spinoza era troppo intelligente per non essere ateo. Purtroppo i tempi erano quelli che erano (non che le cose siano poi molto migliorate, almeno in Italia) e se volevi avere credibilità accademica non potevi rinnegare tout-court o contrapporti in maniera evidente ai dettami delle varie confessioni cristiane imperanti in Europa.
Un abbraccio anche a te!