8 Risposte a “DEMAGOGHI (da un aforisma di Ghino la Ganga)”

  1. E non c’è niente da fare, eh!
    Gli italioti continueranno imperterriti ad aspettare il demagogo di turno, l'”uomo della provvidenza”, il concentrato dei loro peggiori difetti legittimato, sdoganato e santificato.

  2. C’è un altro aforisma che, con l’opportuno adattamento all’Italia, ci sta a pennello nel contesto: “Quando gli italiani guardano i propri politici, è come se si guardassero allo specchio, scoprendovi tutti i loro difetti. Solo che, invece di prendersela con se stessi, se la prendono con lo specchio.”

    P.S. Questa, l’avevi mai vista?

  3. @MadDog, Lector, Ghino,
    Ovviamente quando parliamo di italiani parliamo di italiani presenti esclusi, nevvero?
    Noi ovviamente non cadiamo nelle balle dei politici e invece ci stiamo dando da fare in prima persona per migliorarle le cose.
    Non ho dubbi.
    Gli egoisti e i pirla sono gli “altri”.

    Gigi

  4. @–>Gigi
    No Gigi. Onestamente, almeno per me, il tuo discorso non vale, se non nella sua accezione sarcastica. Anch’io, più di una volta, mi son fatto irretire dal canto della sirena, per poi scoprire con dolore e disappunto che non si trattava altro che del solito mostro affamato di carne umana.
    Mea culpa.

    @–>Ghino
    Grazie per avermi onorato con una tua visita e per aver lasciato un tuo graditissimo commento.
    Cucciolo e Beppe? Sai quanto ho cercato quel numero nei vari mercatini delle pulci e nelle varie mostre mercato dei fumetti? Se per caso ti capitasse tra le mani, ti prego di farmi un fischio. Per me si tratta di “un luogo della memoria”. 😉
    P.S. Invero, il genio fu di Giorgio Rebuffi, che riadattò i personaggi originari di Giuseppe Caregaro e Rino Anzi, introducendo punte d’umorismo che realmente rasentavano la genialità. Un altro ottimo prodotto italiano che s’è perduto tra le pieghe del conformismo e dell’imitazione acritica dei modelli d’oltreoceano.

  5. @Lector
    Pure io mi sono comportato da deficiete piu` di una volta.
    Poi ho capito che mi avevano fregato.
    Ma allora dico, cosa facciamo?
    Se dobbiamo scadere nel “piove governo ladro” tanto vale non dire niente.
    O facciamo come la Sig. ra Galatea che si lamenta di tutti e di tutte (di lei mai, pero`) pero` poi non fa nulla?
    A che serve, allora?

    Gigi

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