9 Risposte a “CREDO UT INTELLIGAM”

  1. Sembra proprio che l' influsso della religione all'interno del servizio sanitario, faccia fatica ad essere eradicato: dappertutto,tra molti operatori, regna il più becero bigottismo. Bisogna  lavorare ancora molto per laicizzare la stessa assistenza sanitaria.

    Era giusto un osservazione che mi veniva in mente guardando le suore della foto (che un tempo detenevano il monopolio sull'assistenza infermieristica).

    Un caro saluto.

  2. Ciao, Dei.
    Sembrano scene tratte da un film sul medioevo, tanto sono anacronistiche. Purtroppo, a chi crede che il male del mondo (cos'è poi 'sto "male del mondo"?) sia opera del maligno, come fai a spiegare che  spiriti, folletti, maghi, orchi, elfi, Saruman, Gollum, hobbits, trolls, ecc. ecc. ecc.  non esistono?
    Un abbraccio.
     

  3. Tra l'altro mi pare che non siano nemmeno suore ma crocerossine, la cui divisa ricorda in effetti moltissimo quella delle suore. 
    Personalmente io provo una sorta d'orticaria tutte le volte che sento il nome di  ospedali pubblici dedicati a quelche santo dell'Olimpo cattolico e quando constato che moltissime organizzazioni di soccorso e pubblica assistenza si chiamano "misericordia" o "fraternita", come se il diritto all'assistenza sanitaria e alla sicurezza non fosse una cosa scontata per un paese civile del XXI sec.
    Per non parlare di tutti i medici e infermieri che fanno da testimonial per i vari santuari, apparizioni e mirabilia assortite, di cui il "belpaese" abbonda.
    Nonostante l'evidente secolarismo della società (anche italiota) temo sia piuttosto duro sradicare il connubio sanità = carità cristiana e il concetto salute = bontà divina.
    Christian d'IOR

  4. Negli ospedali di Pecs ( Ungheria ) sono veramente all'avanguardia, almeno in Europa. Non si trovano cristi,madonne, monache, preti, francescani e mammane…
    Ciao, un abbraccio a tutti.

  5. @—>Christian d'IOR
    C'è un libro molto bello di Iain Pears, "La quarta verità", che, in maniera a mio avviso molto riuscita, tra i molti argomenti toccati con la forma del giallo storico, tenta di descrivere i primi faticosissimi passi della scienza medica per affrancarsi dal retaggio di ignoranza e superstizione di cui era debitrice nei confronti del pensiero cristiano.
    @—>Kefos
    Ma come? In Ungheria, negli ospedali, non ci sono preti, suore, vescovi, cardinali, elfi, nani, hobbits, trolls, orchi, goblins, urukai, Saruman, Frodo Baggins, Aragon, Gandalf, il Balrog, Barbalbero, ecc. ecc. ecc.?
    Che paese  infelice! 

  6. Purtoppo sta rompendo le palle il Presidente della Repubblica ( amicissimo del Berlusca ed amico del " Pappa " :

    Orban Viktor, conosciuto da tutti come " Ladrone " ( ed il paddre ) e nessuno riesce a levarselo dai coglioni.

    Di nuovo

  7. Sono ateo da sempre, anche a me quando capita di vedere un ospedale laico (o che dovrebbe esser tale) intitolato a qualche santo, viene l'orticaria, anch'io, come presumo anche te, sono un anticlericale convinto.
    Quindi su tutto sono d'accordo, ma ridurre la religione a semplice ignoranza e superstizione (ed è, lo so bene, anche questo) mi pare una semplificazione non degna di un laico che con spirito pragmantico tenta di comprendere, senza presunzione, tutti i fenomenti che lo circondano.
    Come insegnano Pievani e Vallortigara, se molte persone (anche se sempre meno, proprio a causa della diffuzione della cultura e del benessere) credono in una qualche religione, è anche per ragioni che attengono alla natura umana. Per cui, l'ignoranza e la superstizione spiegano, ma non spiegano tutto. Naturalmente neanche la nostra natura di esseri con una storia evolutiva spiega tutto (o, almeno, così penso io), ma proprio per questo è importante essere consapevoli della complessità del fenomeno.
    Se lo semplifichiamo troppo, rischiamo di essere poco credibili.

    Un saluto, con simpatia.

    Ciao

  8. @—>Fahrenheit 451
    Capisco quel che vuoi dire. Tuttavia, un conto è il "senso religioso", quello che potrebbe riassumersi nell'eterna ricerca se sia possibile un software (l'anima) senza hardware (il corpo), oppure no; l'altro, è l'insieme di riti apotropaici  (cerimonie, processioni, messe, culto dei santi, madonne che piangono, per finire agli esorcismi) che costituiscono l'aspetto più becero e primordiale d'un bisogno di sicurezza che, impossibile da ottenersi nel mondo fisico, ricorre all'espediente del metafisico per potersi legittimare.
    Con altrettanta simpatia.
    Ciao.

  9. Quoto il commento 8 di Lector e aggiungo: esser credenti alla maniera in cui lo sono i cristiani è persino contro la dignità e la libertà dell'uomo  in quanto tale.

    Una cosa è la credenza e la fede,di cui io stesso ho profondo rispetto, nonostante sia ateo.
    Ben altra roba è la feccia religiosa che viene propagata: roba insulsa di cui non ci si riesce a capacitare di come possa esistere ancora al giorno d'oggi.

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