ARTICOLO QUINTO

paperon de

Un mio conoscente ha recentemente avuto un vivace diverbio, di fronte a parecchi testimoni, con un professionista di chiara fama, docente universitario, consulente di livello internazionale. Lo ha pubblicamente accusato d’aver manipolato le cifre, d’essersi venduto alla controparte, d’essersi prestato a loschi affari; d’aver giocato sporco, insomma.

Il professionista ha raccolto impassibile tutte le accuse, poi lo ha guardato e, con un sorriso sardonico, gli ha replicato laconicamente: "Di quello che lei mi dice, non me ne importa nulla. Tanto, io ho i miliardi."

Orsù, rallegriamoci! In fondo, questa è l’Italia più vera, quella dell’articolo quinto [*].

[*] Articolo V°: "Chi ha i soldi, ha vinto".

5 Risposte a “ARTICOLO QUINTO”

  1. come darti torto… tutto è in questi termini, parole astratte come valori, principi, tutte fuori contesto!

    saluti caro amico 🙂

    medita partenze

  2. Ciao, vecchio mio.

    Ciò che si deve apprezzare di quella malvagia risposta, è la sua mancanza d’ipocrisia, l’enfasi liberatoria da qualsiasi atteggiamento curiale e “politicamente corretto”.

    Un abbraccio. :-))

  3. E’ sempre stato così, in fondo, ma una volta, almeno ci si vergognava di dirlo: non so se fosse solo ipocrisia, era almeno una maniera per ammettere con se stessi che ciò che si faceva era moralmente ingiusto, anche se possibile in prativa. Ora no. Sono ladri e trionfanti, e non hanno nemmeno un piccolo dubbio di aver creato una società schifosa.

  4. Come darti torto, Gala?

    Magari lo conoscerai, anche. E’ un noto professore di Ca’ Foscari. Non dico pubblicamente chi è, perché potrei beccarmi una denuncia.

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